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ROMA – Sono complessivamente 75.528 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 1.648. Domenica l’incremento era stato di 3.815, più del doppio. Ad oggi, in Italia sono stati 101.739 i casi totali. Il dato è stato fornito nella consueta conferenza stampa dalla Protezione Civile. Sono 11.591 i morti, con un aumento rispetto a ieri di 812. Domenica l’aumento era stato di 756.

Sono 14.620, invece, le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.590 in più di ieri. È l’incremento più alto dall’inizio dell’emergenza. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 646.

I pazienti in terapia intensiva sono 3.981, 75 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.330 sono in Lombardia, con un incremento rispetto a ieri di soli due pazienti. Dei 75.528 malati complessivi, 27.795 sono poi ricoverati con sintomi e 43.752 sono quelli in isolamento domiciliare.


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Dai dati della Protezione civile emerge che sono 25.006 i malati in Lombardia (-386 rispetto a ieri), 10.766 in Emilia-Romagna (+231) 7.564 in Veneto (+313), 7.655 in Piemonte (+387), 3.251 nelle Marche (+91), 4.050 in Toscana (+264), 2.383 in Liguria (+104), 2.497 nel Lazio (+135), 1.739 in Campania (+183), 1.109 in Friuli Venezia Giulia (-32), 1.357 in Trentino (+64), 1.098 in provincia di Bolzano (+64), 1.585 in Puglia (+153), 1.408 in Sicilia (+78), 1.169 in Abruzzo (+0), 834 in Umbria (-63), 518 in Valle d’Aosta (-21), 622 in Sardegna (+40), 602 in Calabria (+25), 107 in Molise (+7), 208 in Basilicata (+11).

Quanto alle vittime, se ne registrano 6.818 in Lombardia (+458), 1.538 in Emilia-Romagna (+95), 413 in Veneto (+21), 749 in Piemonte (+65), 417 nelle Marche (+31), 231 in Toscana (+16), 397 in Liguria (+20), 125 in Campania (+8), 150 nel Lazio (+14), 107 in Friuli Venezia Giulia (+9), 91 in Puglia (+5), 74 in provincia di Bolzano (+10), 76 in Sicilia (+11), 102 in Abruzzo (+14), 33 in Umbria (+2), 50 in Valle d’Aosta (+7), 147 in Trentino (+18), 31 in Calabria (+6), 28 in Sardegna (+1), 9 in Molise (+0), 5 in Basilicata (+1). I tamponi complessivi sono 477.359, dei quali oltre 261mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

Durante la conferenza stampa il capo dipartimento della Protezione Civile Angelo Borelli ha sottolineato la gravità del comportamento di chi vieta la quarantena: «Oltre 6500 persone sono state denunciate ieri per aver violato l’obbligo di quarantena – ha detto – tra loro ci sono anche positivi al virus. È un comportamento che non va tenuto per evitare contagio e perché ci sono conseguenze penali molto importanti. Si segua l’ indicazione di rimanere a casa perché solo attraverso queste misure riusciremo a sconfiggere questo virus».

«Certamente ci sarà un prolungamento» delle misure ma la decisione sulla durata «è una scelta che spetta al decisore politico», al presidente del Consiglio e al Consiglio dei Ministri. Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli in conferenza stampa. «Stiamo vedendo dei risultati – ha proseguito – e questi risultati non li avremmo ottenuti senza le misure di contenimento. E questa è una ragione per continuare a fare questi sacrifici».


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