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Angelo Borrelli

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ROMA – Sono complessivamente 100.269 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 1.996. Venerdì l’incremento era stato di 1.396. Il dato è stato fornito dalla Protezione Civile.

Calano ancora per l’ottavo giorno consecutivo i ricoveri in terapia intensiva. Sono 3.381 i pazienti nei reparti, 116 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.174 sono in Lombardia, in calo di 28 rispetto a ieri. Dei 100.269 malati complessivi, 28.144 sono poi ricoverati con sintomi – 98 in meno rispetto a ieri – e 68.744 sono quelli in isolamento domiciliare.

Il numero dei contagiati totali – compresi morti e guariti – è di 152.271, con un incremento rispetto a ieri di 4.694.

Il numero totale delle vittime è di 19.468, 619 in più rispetto a ieri. Sono 32.534, invece, le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 2.079 più di ieri.

Hanno raggiunto i 963.473 i tamponi coronavirus eseguiti in tutta Italia. È quanto emerge dai dati diffusi dalla Protezione Civile. «C’è stato un incremento di 56mila tamponi», ha spiegato il commissario Angelo Borrelli.


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«Le sanità regionali stanno provvedendo a rafforzare il personale nelle Rsa. Una parte degli infermieri che abbiamo inviato oggi a Bergamo sono andati nelle Rsa. Nell’ordinario chiediamo anche l’intervento dell’esercito quando ce n’è bisogno, dov’è possibile anche i nostri volontari e sanitari. Si tratta, però, sempre di un supporto alle risorse messe in campo dalle regioni». Lo afferma il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli.

«Prepariamoci per l’autunno, tutti coloro che si devono vaccinare per l’autunno lo facciano. Mai come quest’anno sarò molto importante vaccinarsi». L’ha detto Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria e membro del Comitato tecnico-scientifico, che ha aggiunto: «Normalmente per arrivare ad un vaccino da commercializzare il tempo medio è di 2-3 anni. In quest’occasione penso che i tempi saranno molto molto più brevi, sicuramente non saranno quelli abituali per un vaccino».

«Circa il 7% delle persone in età pediatrica viene ricoverato – ha spiegato Villani – e viene confermato che non ci sono pazienti critici. Sono state fatte 2.000 diagnosi e le ospedalizzazioni sono state veramente poche, 44 casi tra 0 e un anno, 20-30 casi per le altre età. Questo avviene in Italia perché è il risultato dell’eccellente gestione che si è avuto restando a casa».


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