X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

La “Poverta’ da Virus” con la gente che non ha nulla per sfamarsi che ruba anche nei supermercati molti dei quali sono adesso sorvegliati dalle forze dell’ ordine e denunciato ieri dal nostro giornale e da qualche altro, adesso è anche sotto gli occhi del Governo che, fino a questo momento, non ha stanziato fondi per gli “irregolari”, tutte quelle centinaia di migliaia di persone che sbarcavano il lunario con lavori saltuari e che non hanno nessuna protezione sociale.

Una realtà nota ma spesso ignorata che adesso preoccupa molti, anche il Viminale ed i nostri servizi segreti che non nascondono la loro preoccupazione per possibili assalti di disperati in cerca di sfamarsi. Anche il Papa, Francesco Bergoglio, proprio ieri, nella preghiera pronunciata durante la messa nella Chiesa di Santa Marta a Roma, ha sottolineato questa tristissima e preoccupante realtà: “In questi giorni” ha detto Papa Bergoglio “in alcune parti de mondo si sono evidenziate alcune conseguenze della pandemia. Una è la fame. Si comincia a vedere gente che ha fame perché non può lavorare, perché non aveva una lavoro fisso. Cominciamo a vedere già il dopo. Verrà più tardi, ma comincia adesso”. E dunque, ha continuato Papa Francesco “preghiamo per le famiglie che incominciano ad avere bisogno per la pandemia”. Ed anche il ministro per il sud, Giuseppe Provenzano, che per onestà aveva già nei giorni scorsi lanciato l’allarme sulla base delle informazioni dei nostri servizi segreti, ieri in una intervista a Repubblica, ha ribadito: “Ho paura che le preoccupazioni che stanno attraversando larghe fasce della popolazione per la salute, il reddito, il futuro con il perdurare della crisi si trasformeranno in rabbia e odio. Ci sono aree sociali e territoriali fragili ed esposte a qualsiasi avventura. Il bilancio pubblico si deve prendere dell’intero tessuto sociale e lo deve fare adesso”.

In Italia, secondo lo studio della Cga di Mestre, ci sono oltre 4 milioni di lavoratori in nero, molti migranti che lavoravano nelle campagne ed in altri settori, migliaia di badanti, soprattutto stranieri, che da un giorno all’ altro hanno perso il lavoro ed il tetto dove lavoravano e che adesso si trovano in mezzo ad una strada sopravvivendo non si sa come e come lavoro migliaia e migliaia di ambulanti che non hanno nessuna assistenza perché di fatto sono dei “fantasmi”. Fantasmi pronti a materializzarsi perché la fame è una brutta cosa e quindi chi la soffre è pronto a qualsiasi cosa pur di sfamare la propria famiglia. Insomma una vera e propria polveriera i cui segnali sono già arrivati da Nord a Sud, dove si sono verificati e continuano a verificarsi, furti nei supermercati, furti di sacchetti di spesa agi anziani, furto di tutto in somma.

Ma fino ad ora chi ha veramente dato una mano a questo esercito di disperati sono state le associazioni di volontariato, le parrocchie, singoli gesti di italiani che aiutano come possono chi sta peggio di loro. Credo che si debba intervenire presto per evitare situazioni preoccupanti. Qualche Comune ha allestito dei “Banchi Alimentari” per aiutare i più poveri, a parole, fino a ora, il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci ha promesso di vigilare sul caro prezzi affermando che stanzierà 100 milioni di euro per garantire l’ assistenza alimentare alle famiglie disagiate. I soldi verranno versati ai Comuni in più tranche e saranno poi le amministrazioni locali a distribuire gli aiuti alle famiglie povere prestando particolare riguardo alle nuove povertà determinate dalle famiglie che non percepiscono alcun reddito, compreso quello di cittadinanza e alcuna altra assistenza economica e sanitaria”. Credo comunque che debba essere il Governo nazionale a farsi carico di tutelare queste fasce di povertà altrimenti la situazione, come hanno avvertito i nostri servizi segreti, la situazione potrebbe diventare problematica. E proprio ieri sera, Conte ha annunciato lo stanziamento di 400 milioni per le famiglie che non possono fare la spesa.


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE