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Il presidente Conte durante uno dei numerosi vertici tenuto

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Un terzo decreto per sostenere l’economia delle zone rosse, mille persone ammalate, cinque partite rinviate. Questo il bilancio di ieri sul fronte Coronavirus, ad una settimana esatta dalla conferenza del premier Conte che annunciò l’isolamento di 10 comuni con il primo decreto.

LE MISURE

Per quanto concerne la politica, dopo il secondo decreto-legge che introduce misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19, il presidente del Consiglio ha annunciato un altro decreto, il terzo appunto. “Ancora più organico, ancora più complessivo, siamo consapevoli che l’Italia necessita di una grande spinta economica. Vogliamo creare una forte spinta semplificatrice e una grande accelerazione degli investimenti”; ha detto Conte parlando con i cronisti all’uscita dalla Protezione Civile. In merito alle misure economiche, ha ricordato ai governatori in videocollegamento che già venerdì sera il Cdm ha approvato misure di immediato impatto per le situazioni più critiche, tra cui ad esempio la previsione della cassa integrazione ordinaria e in deroga. Di che si tratta?Probabile che l’Esecutivo chiederà alle Camere la possibilità di fare più deficit.

LE SCUOLE

Per quanto riguarda le Regioni, in attesa della decisione del Governo, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto hanno già annunciato la proroga di una settimana della chiusura di scuole e università. Friuli, Piemonte e Liguria invece domani torneranno alla normalità. Come del resto al Sud dopo gli studenti riprenderanno regolarmente le lezioni.

I NUMERI

Sono più di mille (1.128 il totale compresi i guariti e morti) gli italiani positivi al coronavirus, secondo i dati del ministero della Salute stando all’ultimo bollettino ufficiale diramato ieri ser. Ammontano invece a 29 i decessi di persone positive (23 in Lombardia, 2 in Veneto e 4 in Emilia-Romagna) e 50 sono i soggetti guariti. Questa la distribuzione per Regioni dei positivi: Lombardia 615, Veneto 191, Emilia-Romagna 217, Piemonte 11, Liguria 42, Marche 11, Toscana 11, Sicilia 4, Lazio 6, Campania 13, Puglia 3, Bolzano 1, Abruzzo 2, Calabria 1. Le persone in terapia intensiva sono 105, il 10 per cento dei casi.“Ci sono pazienti in condizioni gravi. La maggior parte sono anziani con altre patologie sottostanti, ma la regola non è il 100%: c’è anche qualche giovane in terapia intensiva, ma ora non so quanti”, ha fatto sapere Angelo Pan, il direttore dell’unità Malattie infettive dell’Asst di Cremona, spiegando che nel suo ospedale medici contagiati dal coronavirus “per fortuna ora non risultano. Purtroppo, però, capiterà di sicuro, questo virus è cinque volte meno feroce della Sars ma il personale sanitario a contatto è a rischio”.

LE PARTITE

Il caso del sabato mattina, per sportivi e non, è stato il rinvio a sorpresa delle partite in programma oggi al Nord. Molti sostengono polemicamente “per non far perdere l’incasso alla Juve nel match con l’Inter”. La partita più importante della 26esima giornata di campionato – e altri quattro match – sono state infatti rinviate per evitare che fossero giocate a porte chiuse, con conseguenti perdite economiche. Juventus-Inter era programmata per le 20.45; le altre sono Udinese-Fiorentina (sabato), Milan-Genoa, Sassuolo-Brescia e Parma-Spal. Si recupera il 13 maggio, praticamente a fine campionato “Falsato” secondo numerosi addetti ai lavori. Ma tant’è.


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