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“L’orientamento del Governo lo considero sbagliato, per questo la nostra regione si muoverà in maniera diversa”. A sottolinearlo il governatore della Campania Vincenzo De Luca nel corso di una diretta Facebook sulla sua pagina ufficiale. “Pretendere di far misurare la temperatura a casa – ribadisce De Luca – è fuori dal mondo. Abbiamo deciso di stanziare un bonus di 3000 euro per gli edifici scolastici per dotarsi di misuratori di temperatura. Test volontari? Credo sia sbagliato, deve essere obbligatorio in tutte le scuole. Le famiglie devono mandare negli istituti i figli in totale sicurezza. Servono test più rapidi che diano risultati nel minor tempo possibile. Il personale scolastico che oggi in Campania si è sottoposto al test è il 23,8 per cento ma noi dobbiamo arrivare ad avere il test eseguito sul 100 per cento del personale”.

Spiega come “abbiamo verificato una distanza enorme tra le cose decise e quelle fatte. Noi stiamo facendo 100 volte in più rispetto ai nostri compiti istituzionali”. Sulla riapertura delle scuole De Luca sottolinea come una decisione ufficiale sarà presa la prossima settimana “ma la situazione ad oggi è tale da non poter aprire il 14”. Ribadisce la necessità di “avere più personale e non solo sulla carta. Ascoltiamo, a volte, il ministro della pubblica istruzione dire che è stato deciso di aumentare il personale. Non ci interessa quello che è stato deciso. A noi interessa sapere del personale che effettivamente sarà disponibile tra due o tre settimane”.

Spiega come “Dalla direzione regionale scolastica ci viene detto che entro il 14 settembre ci sarà tutto il personale. Ma qual è questo personale? L’organico dello scorso anno? Allora se abbiamo detto che dobbiamo dividere le classi per non avere classi di 32 alunni, è evidente che dobbiamo avere più personale e non solo sulla carta”. Non ha dubbi De Luca, l’errore è stato quello di non procedere alla stabilizzazione del personale precario. “Sarebbe stato ragionevole e giusto stabilizzare i precari – ha aggiunto De Luca – per l’apertura dell’anno scolastico. Ma come si fa a sostenere che è necessario verificare se sono idonei dopo che hanno insegnato semmai per dieci anni. E per dieci anni a chi abbiamo affidato le classi? A persone non idonee?”.

Per De Luca, infine, deve essere affrontato anche il problema del personale fragile, che ha «problemi di salute e che si metterà in malattia». Bocciata, infine, la soluzione dell’incremento con «il personale Covid perché viene previsto l’impiego solo per un anno: abbiamo pazienza, prendiamo decisioni che diano serenità. Non possiamo moltiplicare sacche di precarietà”. Cresce, intanto, il malumore tra i dirigenti scolastici e i docenti, di fronte alla mancata ufficializzazione della data di riapertura. In mancanza di una data ufficiale diventa difficile anche prevedere un calendario delle attività fino al 24 settembre. Giovedì sera, intanto, il confronto con i sindacati, l’assessore regionale all’istruzione Lucia Fortini e la dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Luisa Franzese. Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito come l’organico di fatto autorizzato dall’Usr, docenti e Ata sia insufficiente a garantire la ripresa regolare delle attività scolastiche, a partire dallo sdoppiamento. Il confronto è stata anche l’occasione per illustrare le criticità presenti, a partire dal problema legato ai trasporti.

De Luca ha posto l’accento sulla possibilità di chiedere fondi al governo per stipulare convenzioni con aziende private per potenziare le tratte e garantire il rispetto del distanziamento sui pullman. Intanto, qualche spiraglio arriva dal decreto unico approvato in serata dal Cdm, con misure sulla scuola, sul trasporto pubblico e a sostegno di Lampedusa. Si sottolinea come “in considerazione dell’evoluzione della situazione pandemica e della necessità di rimodulare il servizio di trasporto pubblico locale, compreso il trasporto scolastico, in modo da garantire che lo stesso sia erogato in coerenza con le misure di contenimento della diffusione del COVID-19, si prevede per le Regioni e le Province autonome e per gli enti locali la possibilità di utilizzare, per il finanziamento di servizi di trasporto aggiuntivi, le risorse previste dal “decreto agosto”, relative all’incremento del sostegno al trasporto pubblico locale”.

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