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DOPO anni in Italia si torna a morire a Capodanno per colpa dei botti: gli ultimi erano del 2013. Il triste bollettino della «guerra dei festeggiamenti» del Capodanno 2020 registra una vittima e 204 feriti, questi ultimi in lieve diminuzione rispetto ai 216 dell’anno scorso. Mentre sono 38 i feriti ricoverati negli ospedali, di cui 11 i più gravi, e 43 i minori che hanno riportato lesioni (contro i 41 dell’anno scorso).

Un bilancio tragico nonostante siano ormai tanti i divieti imposti dai sindaci e altrettante le operazioni di contrasto, come testimoniano i dati: 51 arresti rispetto ai 45 dello scorso anno e 277 denunce (erano state 197). Circa 70 tonnellate i botti sequestrati.

La vittima del 2020 è un 26enne ascolano, Valerio Amatizi, uno tra i primi a prestare i soccorsi dopo il sisma nella notte del 24 agosto 2016 ad Arquata del Tronto, paese d’origine della sua famiglia. Il giovane, che lavorava in una carrozzeria, è precipitato per un centinaio di metri in un dirupo nel tentativo di spegnere un principio di incendio innescato dal lancio di fuochi artificiali. Quando hanno raggiunto il burrone i soccorritori, chiamati dagli amici, hanno tentato di rianimare il ragazzo, che però è morto.

In provincia di Caserta l’ha scampata una 19enne, colpita all’addome da un proiettile vagante mentre era al balcone. Non è in pericolo di vita ma è stata ricoverata in codice rosso all’ospedale di Aversa. Molti i casi di arti amputati mentre venivano maneggiati petardi: nel milanese hanno perso la mano un 13enne e un 14enne; così come un 36enne ai Castelli romani, un 41enne a Napoli e un giovane di 20 anni a Catania. A Reggio Emilia un ragazzo di 19 anni ha riportato una lesione all’occhio sinistro ed è in prognosi riservata.

Poteva avere conseguenze peggiori l’incidente avvenuto in una sala ell’hotel Excelsior di Bari, dove ha ceduto una parte del controsoffitto: 6 persone sono rimaste ferite, ma nessuna in modo grave.

Ma nella notte di Capodanno non si muore solo per i fuochi d’artificio: in provincia di Rieti un disabile è stato trovato carbonizzato nella sua abitazione a Montopoli in Sabina, in cui viveva con la compagna e la sorella che hanno scoperto il cadavere al loro rientro dopo aver lavorato per un veglione. L’incendio potrebbe essere partito da una stufa o comunque da qualcosa usato per riscaldarsi. E proprio per il malfunzionamento di una stufa una donna di 92 anni è morta nel rogo della sua casa a Messina. Sei persone sono rimaste invece intossicate, in maniera non grave, a causa del corto circuito di una caldaia in provincia di Pavia.

Numerosi gli incidenti stradali, che hanno coinvolto anche personaggi noti. Il comico pugliese Uccio De Santis si trova in ospedale dopo che nel pomeriggio del 31 la sua auto si è ribaltata, rimanendo completamente distrutta. Come ha raccontato su Facebook ne avrà per un po’. Si è trattato di un mini-incidente quello capitato invece all’alba al calciatore Mario Balotelli: la sua Fiat 500 Abarth alla cui guida c’era un amico è andata a toccare con le ruote il marciapiede e la vettura è rimasta fuori uso. Nessuna conseguenza per le persone ma social scatenati.

Da nord a sud in migliaia hanno festeggiato in serenità e in allegria nelle tante piazze italiane, come le 140 mila che a Roma hanno assistito al concertone. Ma anche in questi casi non sono mancati i problemi, come a Venezia in piazza San Marco, dove due turisti stranieri sono stati denunciati per aver esploso abusivamente petardi e in piazza della Signoria a Firenze dove c’è stata una violenta rissa finita con tre arresti e una denuncia.

Come da tradizione alle 12 del primo dell’anno si festeggia a colpi di tuffi: Mister ok nel Tevere a Roma, in Arno a Firenze per Eugenio Giani, in 50 a Ischia porto, in oltre 300 a Livorno e 676 per quello di Viareggio. In Calabria grande successo per i tuffi in mare a Catanzaro, Reggio Calabria e Crotone (LEGGI).

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