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La droga sequestrata e le intercettazioni

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Spacciavano tonnellate di droga nella Sicilia occidentale, erano i leader nella produzione di marijuana e gestivano il mandamento mafioso di Partinico. I carabinieri del comando provinciale di Palermo e gli investigatori della Direzione investigativa antimafia hanno eseguito questa mattina 85 misure cautelari firmate dal gip del tribunale di Palermo su richiesta dei magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Palermo.

Il gip disposto 63 detenzioni in carcere, 18 arresti domiciliari e 4 obblighi di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria. I reati contestati sono a vario titolo associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, associazione a delinquere finalizzata alla produzione e traffico di stupefacenti, estorsione aggravata da metodo mafioso, corruzione, possesso e traffico illegale di armi, spaccio e detenzione di droga.

Gli arresti sono avvenuti contestualmente nelle province di Palermo, Trapani, Latina, Napoli, Roma, Milano, Reggio Calabria, Cagliari e Nuoro. Sequestrate oltre sei tonnellate di droga.

Le cinque associazioni di trafficanti di droga di Partinico che gestivano le piazze di spaccio della Sicilia occidentale si rifornivano di cocaina e hashish dalla Camorra a Napoli, dalla ‘ndrangheta a Milano e dai Casamonica a Roma. E trattavano carichi del valore anche di 700 mila euro che poi finivano nelle piazze delle provincie di Palermo e Trapani.

Il gruppo Guida comprava la cocaina nel Lazio con i corrieri di riferimento Alessio Antonacci e Stefano Carocci, ma anche a Napoli in accordo con clan camorristici locali. Soprattutto con i fratelli Giovanni e Raffaele Visiello dell’omonima famiglia di Torre Annunziata.

L’hashish invece arrivava da Palermo e il referente dei cinque gruppi era Marco Marcenò. Ma gli affari più importanti avvengono a Roma e Milano: nella capitale Michele Casarruba nel novembre 2018 tratta l’acquisto di un ingente quantità di cocaina con Consiglio Di Guglielmi, per tutti “Claudio Casamonica”, uno dei capi del clan romano morto per Covid alcuni mesi fa.

All’incontro, interamente registrato dai carabinieri, partecipa tra gli altri anche l’allora collaboratrice di giustizia Giusy Vitale una degli arrestati di questa mattina. E in quell’occasione gli inquirenti scoprono che sempre Giusy Vitale in più occasioni aveva comprato cocaina da fornitori “calabresi” di Milano e Bergamo.

Oltre all’acquisto di grosse partite di droga destinate alle piazze della Sicilia occidentale, il clan dei Vitale “fardazza” di Partinico si dedicavano alla produzione di marijuana in larga scala.

Un business su cui gli investigatori della Dia cominciano ad indagare nel marzo 2018, scoprendo come oltre alla produzione di Marijuana i Vitale acquistassero grosse partite di cocaina dalla ‘ndrina dei Pesce di Rosarno in provincia di Reggio Calabria. Ma era la produzione di marijuana nelle campagne di Partinico l’attività principale, tanto che nell’ottobre 2018, gli inquirenti trovarono in contrada Suvaro e in contrada Milioti una piantagione da 3.300 piante e due capannoni di stoccaggio dove erano in essicazione sei tonnellate di droga pronta per essere confezionata e immessa nel mercato.

Le persone indagate

L’attività investigativa ha permesso di delineare i ruoli all’interno di cinque organizzazioni: un gruppo guidato da Michele Vitale con Ottavio Lo Cricchio, Giuseppe Lombardo e Pietro Virga; un gruppo diretto da Michele Casarrubia e dalla madre Antonina Vitale insieme ai rispettivi coniugi Leonardo Casarrubia e Tiziana Vaccaro, Claudio Bommarito, Roberta La Fata (compagna di Michele Casarrubia) e Vincenzo Palumbo; il terzo gruppo, capeggiato Nicola Lombardo e Nunzio Cassarà, era composto da Calogero Sicola, Roberto Lunetto, Ignazio La Fata, Filippo Vitale Vincenzo Ferreri; il quarto, guidato dai fratelli Maurizio e Antonino Primavera, comprendeva Federico Daniel Purpura, Giuseppe Imperiale, Biagio Imperiale e Simone Purpura; l’ultimo era quello dei fratelli Gioacchino e Raffaele Guida, in collaborazione con Massimo Ferrara, Angelo Cucinella, Maria Guida (sorella di Gioacchino e Raffaele), Salvatore Coppola, Savio Coppola (fratello di Salvatore), Margherita Parisi (madre di Gioacchino Guida), Roberta Pettinato (compagna di Gioacchino Guida), Filippo D’Arrigo, Fabio Giacalone, Edoardo La Mattina, Marco Marcenò, Salvatore Primavera (fratello di Maurizio ed Antonino), Rosario Stallone, Vincenzo Messina, Gianvito Inghilleri e Riccardo Biagio Sanzone.

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