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Per Stefania Zampogna, primaria a Crotone e presidente nazionale del Simeup, occorre «migliorare le strutture di emergenza»


L’intervento della dottoressa Stefania Zampogna (primaria di pediatria a Crotone e presidente nazionale Simeup) aprirà i lavori del XVIII Congresso della Società Italiana di Medicina d’emergenza e urgenza Pediatrica oggi, giovedì 24 ottobre, a Brescia. Focus sui problemi del pronto soccorso con cinquecento tra pediatri e infermieri pediatrici che si riuniscono da oggi fino a sabato nelle aule della facoltà di Medicina dell’Università di Brescia.

«Un congresso importante – si legge in una nota del Simeup – che arriva in un momento di crisi di tutto il sistema delle urgenze sanitarie e dei Pronto Soccorso assediati dalla carenze di personale, dagli stipendi non adeguati, dai rischi di violenza e di infezioni, dalla disorganizzazione e (di conseguenza) dalla poca voglia dei giovani medici di cimentarsi nella medicina d’urgenza. Una branca vista ormai come poco professionalizzante, faticosissima e con scarse soddisfazioni professionali ed economiche».

Saranno momenti di studio e approfondimento su argomenti complessi e delicati: dalla gestione delle emergenze nell’ambulatorio del pediatra di famiglia alla traumatologia pediatrica; dal trattamento del dolore con metodiche non farmacologiche all’interpretazione dell’elettrocardiogramma nel bambino. 

I TEMI TRATTATI DALLA ZAMPOGNA, PRIMARIO DI PEDIATRIA A CROTONE

In agenda anche approfondimenti su argomenti che, soprattutto il Sud, vive sulla propria pelle: diseguaglianze tra Nord e Sud nell’emergenza-urgenza pediatrica, organizzative e qualitative del trasporto pediatrico, la questione del medico unico nell’emergenza pediatrica. Tra i temi principali che saranno trattati anche il rischio di infezioni nei Pronto Soccorso e i protocolli vaccinali davanti alla presenza di malattie come il morbillo con bambini non ancora vaccinati. Tutti argomenti che saranno trattati nella relazione introduttiva del presidente del Simeup, Stefania Zampogna.

«In un contesto di crescente cinismo – si legge nella nota stampa – verso la professione del medico di pronto soccorso, Simeup vuole dunque continuare a sostenere il lavoro del pediatra in pronto soccorso per restituirgli la dignità di una specializzazione importantissima che ha il compito di salvare vite umane appena sbocciate in situazioni di gravi difficoltà con scelte da fare in tempi rapidissimi con professionalità e coraggio».

«Simeup – ha sottolineato la dottoressa Zampogna – farà tutto il possibile per sostenere i pediatri nelle formazione a questi compiti, per migliorare le strutture di emergenza e la loro organizzazione, per dare prospettiva professionale ed economica ai pediatri che scelgono di combattere in prima fila questa battaglia per la vita dei bambini».

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