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Vito Bardi

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UNA lettera al neo ministro degli Affari regionali, Mariastella Gelmini, per chiedere di «rivedere parametri e algoritmi» che hanno portato all’imposizione della zona rossa su tutto il territorio della Basilicata.
L’ha annunciata ieri sera il governatore Vito Bardi rispondendo a un accorato appello indirizzato a lui e al ministro della Salute, Roberto Speranza, da 22 sindaci lucani, per cui «il riconoscere ogni comune lucano quale “zona rossa”» sarebbe «improprio e sommario», considerato quanto sta avvenendo in altre regioni dove si è optato per la circoscrizione di zone rosse più piccole all’interno di territori con un livello di restrizioni più basso.

A firmare l’appello sono sati i primi cittadini: Rossana Musacchio Adorisio, di Maschito; Antonio Murano, di Barile; Antonio Rubino, di Moliterno; Costantino Di Carlo, di Balvano; Filippo Sinisgalli, di Missanello; Filomena graziadei, di Anzi; Francesco Fiore, di San Severino Lucano; Franco Galluzzi, di Cirigliano; Gerardo Larocca, di Brindisi di Montagna; Giovanni Ruggiero, di Castelluccio Superiore; Giuseppe Arturo De Filippo, di Calciano; Leonardo sabato, di Bella; Luigi Di Toro, di Rionero in Vulture; Maria Anna Falvella, di Calvello; Maria Felicia Bello, di Armento; Nicola Morea, di Irsina; Pasquale Campanella, di Castelluccio Inferiore; Pasquale De Luise, di Spinoso; Rocchino Nardo, di Sasso di Castalda; Rosa Baldassarre, di San Chirico Nuovo; Salvatore cosma, di Tursi, e Vincenzo Lacopeta, di Craco.

«Non si può non riconoscere e non sottolineare – insistono i sindaci – , ora, che l’impennata dell’indice Rt in Basilicata sia dovuta fondamentalmente ad una diffusione di focolai abbastanza circoscritti. Ne consegue, pertanto, che le nuove misure volte al contenimento del contagio risultino essere quantomeno generalizzate, inique, vessatorie e mortificanti per molti comuni, interi territori e svariati comprensori».

Di qui la richiesta di «una capillare valutazione degli indici di contagio di ogni comune (…) affinché si possano limitare le restrizioni che vedrebbero nuovamente penalizzati gli studenti, gli esercizi commerciali, le piccole realtà economiche». Oltre a una «massiva campagna di vaccinazione» che interessi «tutti i comuni della nostra regione in maniera equa ed omogenea».
A stretto giro la replica di Bardi che ha promesso che continuerà a evidenziare nelle interlocuzioni col governo «le variabili geografiche e demografiche per limitare o rafforzare le restrizioni in base ai dati localizzati».

«Siamo in un momento molto delicato, per questo colgo l’occasione per invitare la cittadinanza a comportamenti individuali responsabili e le istituzioni tutte ad affrontare questa fase in maniera unita». Ha aggiunto il governatore.
Quindi sul tema dei vaccini ha sottolineato che spetta al governo «dare un segnale forte in questo senso e dare gli strumenti a regioni e comuni per velocizzare il piano di immunizzazione». Infine ha ribadito che «occorre che siano stabiliti ed erogati senza ritardo adeguati ristori per tutte le attività colpite dalle restrizioni».

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