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I carabinieri della locale stazione, su ordinanza della procura della Repubblica di Vibo Valentia hanno posto sotto sequestro l’elettrobisturi con cui il 19 gennaio del 2007 nella sala operatoria dell’ospedale venne sottoposta ad un intervento di appendicite la sedicenne Federica Monteleone, spirata una settimana dopo nella sala di rianimazione dell’ospedale Annunziata di Cosenza. In seguito alla sua morte sono stati rinviati a giudizio una decina tra medici, dirigenti e tecnici con l’accusa, a vario titolo, di omicidio colposo. Si parlò di un black out avvenuto nella sala operatoria che avrebbe fatto morire Federica per manca di ossigenazione. Stamattina i Carabinieri, muniti di un’ordinanza del sostituto Fabrizio Garofalo e con l’ausilio di due periti hanno eseguito il sequestro dello strumento con cui venne operata la giovane Federica per accertamenti che, come dicono gli esperti, avrebbero dovuto essere espletati immediatamente dopo il tragico evento.

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