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Il Tribunale di Cosenza, su istanza del sindaco, Salvatore Perugini, ha ordinato la restituzione al Comune del tratto di viale Mancini posto sotto sequestro il 14 giugno 2005. La decisione è stata presa in considerazione che l’istanza ne chiedeva la restituzione al fine di consentire l’esecuzione di lavori di completamento, consolidamento e rifacimento del tratto di viale Mancini sequestrato, lavori descritti nella relazione tecnica a firma degli ingegneri CarloPecoraro e Renato Cerzosimo.
Altra motivazione è che la finalità della restituzione, dopo tre anni e mezzo, tende al ripristino delle condizioni di esercizio di tutto il Viale e alla messa in sicurezza per la viabilità urbana e, quindi, non sussistono ragioni per la permanenza del sequestro. Senza dimenticare che l’istruttoria dibattimentale del processo riguardante Viale Mancini volge alla conclusione e secondo il Comune non sussiste la necessità del sequestro in funzione dell’accertamento dei fatti.
«La decisione del Tribunale e le sue motivazioni – dichiarano il sindaco Perugini, e il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, Franco Ambrogio – dimostrano che le scelte dell’amministrazione comunale sono state corrette e lineari e che non si poteva agire diversamente per poter eseguire le opere che consentiranno la restituzione dell’intera arteria ai cittadini.
La gara di appalto per i lavori di ricostruzione è stata già bandita e i termini per parteciparvi scadranno il 5 dicembre. L’11 dicembre si procederà all’aggiudicazione.
L’amministrazione, quindi, si impegna a far sì che i lavori siano eseguiti il più rapidamente possibile, in modo che il tratto di Viale Mancini ora dissequestrato possa al più presto essere riaperto al traffico.
La restituzione al Comune del tratto di strada che comprende parte del III lotto e l’intero II lotto, in pratica la zona della corsia sud compresa tra la sopraelevata e il distributore di benzina, ne consentirà dunque, il rifacimento sulla base del progetto approvato, frutto di passaggi particolarmente impegnativi che hanno comportato una serie di ispezioni, sondaggi e rilievi condotti con l’ausilio di complesse tecnologie. In particolare, è stata effettuata la prova “Fwd”, mediante deflettometro a massa battente, per i valori di carico del sottofondo; si è dovuto procedere alla videoispezione dei sottoservizi (rete fognaria, acque bianche e acque nere); sono state necessarie indagini geo-radar sia per la determinazione degli spessori del pacchetto stradale sia (a bassa frequenza) per investigazioni fino a 3 metri di profondità
stato, inoltre, eseguito il rilievo plano-altimetrico di tutti i sottoservizi.
Per il tratto ora dissequestrato sarà necessario ricostruire tutti i sottoservizi, realizzare una nuova condotta per lo smaltimento delle acque bianche e rifare il sottofondo stradale. Ci consentirà il totale ripristino del Viale, quindi il mantenimento dell’impegno assunto con i cittadini».

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