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di ALESSANDRO RUSSO
Ancora una settimana di lavoro per il Cosenza 1914 quella iniziata ieri in Umbria nel caldo di Spoleto. Ci sono condizioni favorevoli per trovare la concentrazione massima e corroborare l’energie del gruppo e dei nuovi che tendono a trovare intese per gli schemi e la psicologia della squadra che torna in Prima Divisione. Ieri ancora due allenamenti, in attesa di valutare le condizioni generali in una amichevole, o un mini torneo come quello intitolato alla memoria di Marcello Pasquino nella quiete di Spoleto. Vi parteciperanno il Cosenza 1914, il Campobasso e lo stesso Spoleto. Sarà la prima occasione per vedere la squadra contro un qualche avversario, prima della sfida del 28 luglio, quella della chiusura agonistica del ritiro contro la Cisco Roma dove ritroveranno di fronte il portiere Stefano Ambrosi, autore di due splendidi tornei e due promozioni con la maglia del Cosenza 1914.
Intanto, mentre il mercato ufficialmente non riserverà sorprese fino a dopo il primo turno di Coppa Italia con il Taranto, radio trasferimenti fa sapere che le questioni restano le stesse e ci sono nomi vecchi e nuovi, Come quello di Cozzolino, rientrato al Lecce e quello di Margiotta.
FISCO – Intanto questa mattina, come è noto, il Cosenza dovrà difendersi nel match figurato contro il Fisco che chiede 4 milioni e ottocentomila euro relativi a Iva, Irap e Irpef delle stagioni 2001-2004 quando il nome era quello della squadra confinante con il capoluogo, il Rende, ma la partita Iva identica a quella della squadra ancora in essere, il Cosenza 1914 Srl. Giorgio Sganga, che segue il ricorso per conto del Cosenza è fiducioso di avvalorare la sua strategia difensiva e dunque portare a casa la vittoria. Si tratta, lo ricordiamo, del primo grado, mentre l’eventuale secondo grado dovrebbe svolgersi a Catanzaro. L’augurio è che questa mattina l’udienza dia il risultato sperato e si possa guardare avanti con grande fiducia.
MORTELLITI ALLA RISCOSSA
E’ il turno di Francesco Mortelliti a parlare dal buen ritiro rossoblù. «Sto iniziando a vedere un po di luce, dopo i primi giorni fermarsi non è una sensazione piacevole. Si può dire: meglio ora che dopo, l’importante è esserci.
Fino ad adesso, comunque, abbia costruito una grande famiglia, sono felice di essere rimasto e la società prima di prendere bravi giocatori, ha preso calciatori seri. Siamo molto uniti, compatti per cercare di fare più punti possibili verso la salvezza».
Organico quasi totalmente rinnovato.
«Se andiamo a vedere come è stata strutturata questa squadra, è pur vero che ci sono molti giovani, ma l’esperienza non manca. Con questo modulo ci potrebbe essere spazio per tutti, bisogna correre un po di più».
Avversari e piazze di grande spessore. «La categoria è più difficile, per questo noi dobbiamo mettere quella cattiveria in più che potrebbe farci prendere qualche punto in più. Serve cinismo. Il Cosenza che sta nascendo che deve fare della velocità lì davanti la sua forza, deve avere anche maggiore copertura».
Il piglio che serve alla squadra lo darà sicuramente il pubblico.
«Anche quest’anno non vedo un pubblico che possa competere con il nostro. Ho ancora negli occhi la cornice del San Vito nel finale di torneo. E’ il massimo per un calciatore della nostra categoria».

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