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«La comunicazione di conclusione indagini è stata depositata il 9 ottobre». È quanto afferma il sostituto procuratore di Paola Antonella Lauri, riguardo la vicenda della ex fabbrica tessile Marlane di Praia a Mare, dove sarebbero stati accertati almeno 40 morti per tumore, a causa della presenza di presunte scorie tossiche sepolte nel cortile del fabbricato industriale, derivanti dai coloranti utilizzati nell’opificio a partire dagli anni ’70, e per l’inosservanza dei criteri di sicurezza per la salute degli operai. «Gli indagati sono 15, a vario titolo per omicidio colposo, disastro ambientale, realizzazione di discarica abusiva e disastro per omesso collocamento doloso di dispositivi antinfortunistici». Alla Procura di Paola non si lasciano sfuggire altro, se non che tra gli indagati ci sono «persone che hanno rivestito negli anni ruoli apicali nella direzione e nella proprietà della fabbrica». E secpndo indiscrezioni ci sarebbero anche alcuni politici locali, che però sarebbero indagati solo per le loro interazioni di lavoro con la fabbrica e non per il loro ruolo politico. Trascorsi 20 giorni dal provvedimento, quindi a fine mese, la Procura potrà passare alla fase successiva: la richiesta di rinvio a giudizio per gli indagati.

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