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L’erba del vicino è sempre più verde. Vecchio bozzetto italiano. Ma anche molto british. Al punto che Pierangelo Buttafuoco, intellettuale di destra, ha scritto nei giorni scorsi sul Foglio di Giuliano Ferrara il sogno segreto di Berlusconi. Il titolo del pezzullo lo declinava bene: “Da Bersani a Renzi, il casting sognato dal Cav. È nel giardino degli altri”. Scritto prima della scissione del 16 novembre. 

Questo l’incipit di Buttafuoco: «Niente adesioni. Silvio Berlusconi – che ha disdetto il raduno dei volti nuovi a Villa Germetto – il partito lo farebbe volentieri col casting. Ma nel prato altrui. Farebbe fior da fiore. Ma nel giardino degli altri. Sono proprio gli altri a dargli soddisfazione, non i suoi. Mara Carfagna sta valutano l’ipotesi di lanciare la propria candidatura a premier ma, ancora un paio di settimane fa, guardando “Piazza Pulita”, Berlusconi ha studiato Maria Elena Boschi, il braccio destro catodico di Matteo Renzi: “Efficacissima! Praticamente perfetta. Perché non sta con noi?”». 
Perché? Già, perché? I sogni muoiono all’alba. Il Cavaliere si è svegliato e si è trovato davanti la faccia di Daniele Capezzone, Renato Brunetta, Daniela Santanché, Mimmo Scilipoti, Maurizio Gasparri, Denis Verdini.
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