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La chiusura del centro massaggi da parte del Nas

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C’era una insegna, due listini prezzi in vetrina, uno ad indicare la tipologia di massaggi, l’altro le acconciature. A non esserci erano invece le autorizzazioni. Tanto quelle sanitarie, quanto quelle amministrative. Si sono spente le luci, almeno per il momento, del centro estetico, a pochi passi dalla stazione, nella China Town di Bari per intenderci.

Un centro gestito da una donna di nazionalità cinese che proponeva diversi massaggi e acconciature. Una offerta vasta in un periodo, che ormai dura da tempo, in cui i massaggi orientali vanno per la maggiore. Tra le proposte anche un ambiguo “Massaggio romantico con bagno”, sul quale gli investigatori non hanno potuto approfondire ulteriormente. Quando i militari del Nas (il Nucleo antisofisticazione dei carabinieri) guidati da Alessandro Dell’Otto si sono introdotti nel locale, infatti, non c’era nessuno. Non c’erano clienti e neanche personale.

C’era soltanto la proprietaria che non ha saputo fornire ai militari i documenti necessari. L’ipotesi è che fosse proprio lei a occuparsi delle richieste dei clienti. I carabinieri, coadiuvati da personale della Asl, nel corso di controlli finalizzati a intercettare possibili fenomeni illegali connessi ai servizi di estetica e alla persona, hanno ispezionato il centro. C’erano muri scrostati e muffa agli angoli delle stanze.

Una situazione igienico-sanitaria molto precaria che la proprietaria non ha saputo giustificare nonostante il locale disponga di attrezzature da 100mila euro. Per il centro, quindi, è scattata l’immediata chiusura. La titolare dovrà inoltre pagare una sanzione amministrativa di 5mila euro. Intanto dovrà provvedere a fornire alla Asl i documenti necessari per le autorizzazioni sanitarie e amministrative. Diversamente il centro resterà chiuso.

Una storia che si ripete. Enormi vetrine colorate, angoli di benessere orientale. Si presentano più o meno tutti alla stessa maniera: eppure, di quello che c’è dentro, nulla si vede e nulla si sa. Un boom, quello dei centri massaggi cinesi, cominciato nel primo decennio del 2000. Quando se ne parla, si dà per scontato che il “massaggio” sia quello con “l’happy ending”. A volte sicuramente non è così. Più spesso succede, invece, che le norme igienico sanitarie non vengano rispettate e che questi centri siano sprovvisti delle autorizzazioni necessarie.

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