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Nelle scuole è ancora caos, solamente nella provincia di Bari sono 229 le classi in isolamento e i contagi diagnosticati in una settimana sono 952. Continua a crescere il numero di casi positivi al Covid-19 riscontrati dalla Asl Bari in ambito scolastico: in appena sette giorni, rispetto all’ultimo monitoraggio, sono emerse 185 positività in più rispetto alle 767 della settimana scorsa. I casi riguardano quasi esclusivamente i bambini e ragazzi e sono così distribuiti: 429 nelle scuole primarie, (392 alunni e 37 personale scolastico), 205 nelle scuole secondarie di secondo grado (204 alunni e 1 personale scolastico), 175 nelle scuole primarie di secondo grado (163 alunni e 12 personale scolastico) e infine 143 nelle scuole dell’infanzia (127 alunni e 16 personale scolastico.

«Il lavoro di tracciamento nelle scuole avviene in tempi brevi – spiega Federica Di Mauro, coordinatrice Eic – questo ci permette di avere una fotografia in tempo reale della situazione epidemiologica in tutti gli istituti di Bari e provincia. Il team Covid scuole comprende unità di personale dedicato unicamente alla sorveglianza degli studenti, dei docenti e del personale scolastico e dei 952 casi positivi attuali, 886 sono riferiti agli alunni e 66 in misura nettamente inferiore agli operatori scolastici».

La campagna vaccinale finora, con oltre 48mila somministrazioni eseguite dal 16 dicembre in poi, ha assicurato una ottima percentuale di copertura con prima dose nella fascia di età 5-11 anni pari al 49% in provincia e al 53% a Bari città. Mentre nel target 12-19 anni il 95% è coperto con prima dose in tutta la provincia, e addirittura il 98 per cento a Bari città. «Sono più che raddoppiate le classi per le quali è stato necessario adottare il provvedimento di quarantena – commenta Severina Cavalli, referente team Covid scuole Eic – da 94 della settimana precedente siamo passati a 229 classi isolate in tutti gli istituti. Il numero più elevato di infezioni tra gli studenti – continua – è stato ancora una volta tracciato nella scuola primaria».

Continuano a restare scoperte centinaia di cattedre e per coprire i turni i presidi sono costretti a chiamare gli studenti universitari. Le problematiche non riguardano solamente la Puglia, tanto che il governo sta pensando di cambiare ancora le regole. «C’è questo tavolo tecnico che sta guardando anche a quello. Spero che in breve tempo riescano a dare delle risposte anche alle famiglie», ha detto ieri il commissario straordinario per l’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto, a margine della sua visita al centro vaccinale del Portello a Milano, se rimetteranno mano alle regole che disciplinano le quarantene all’interno del mondo della scuola.

Intanto, l’associazione «Priorità alla Scuola» chiede che gli istituti restino aperti in presenza e in continuità al più ampio numero di bambini e studenti: l’apertura deve essere reale, non solo formale, né continuamente interrotta. Chiede, inoltre, che, «in merito alle disposizioni sanitarie, per la popolazione scolastica valgano le stesse regole in vigore per la popolazione adulta e al di fuori della scuola». Infine, chiede che «le disposizioni in materia didattica e sanitaria legate alle scuole siano congruenti e coerenti fra loro».

Proprio ieri Priorità alla Scuola ha inviato al ministero dell’Istruzione e ai presidenti di Regione un documento con una serie di richieste: alzare le soglie dei positivi per l’attivazione Dad e accorciare la quarantena in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Secondo l’associazione, «le attuali soglie non garantiscono una scuola in continuità»

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