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Una parte della super donazione di alimenti

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L’appello di don Angelo non è passato inosservato, sono state decine le donazioni negli ultimi giorni. Ma giovedì sera quando è arrivato un camion carico di alimenti nessuno poteva credere ai propri occhi: centinaia di pacchi di pasta, pelati, zucchero, sale, confetture, latte.

Generi di prima necessità di ogni genere che aiuteranno i volontari della parrocchia di San Sabino, nel rione Madonnella di Bari, a portare un sorriso nelle case delle famiglie più povere. Colui o colei che ha fatto l’importante donazione ha fatto solamente una richiesta: restare nell’anonimato.

«Oggi – raccontano dalla parrocchia attraverso i canali social – vogliamo condividere con voi la nostra gioia. Ieri abbiamo esultato per il grande anzi l’immenso dono che ci è stato recapitato in parrocchia. In pratica un benefattore che desidera rimanere anonimo ha deciso di donare un bel po’ di serenità alle tante persone che in questo momento non se la passano bene. Ed è così che nel pomeriggio di ieri abbiamo ricevuto tanti tanti alimenti che, in aggiunta alle altre donazioni arrivate in questi giorni, hanno fatto in modo che si possa programmare una prima distribuzione alimentare destinata alle famiglie che abitualmente sono seguite dalla Caritas parrocchiale della nostra parrocchia. Ancora grazie a tutti voi che ci sostenete in vario modo».

Ovviamente, la raccolta alimentare non si ferma così come non si ferma il flusso dei senza fissa dimora che passano quotidianamente dalla parrocchia, triplicati dal 2020 con la pandemia Covid. «Abbiamo bisogno del vostro aiuto»: è stato l’appello a cuore aperto lanciato all’intera comunità barese da don Angelo, prete da sempre in prima fila nell’aiutare concretamente chi è meno fortunato.

Solo ad agosto allo sportello si sono rivolti perlopiù senza fissa dimora e la parrocchia ha assistito le circa 90 famiglie che segue regolarmente. Il futuro però è un’incognita. Don Angelo spera che non si torni al boom registrato in primavera a causa dell’emergenza sanitaria, ma il rischio di un aumento comunque c’è.

Per questo motivo la raccolta non si ferma: è possibile donare alla parrocchia beni di prima necessità come alimenti a lunga conservazione, alimenti e prodotti per bambini, prodotti per l’igiene personale e della casa e materiale scolastico. Perché, come scrivono dalla comunità di San Sabino, la povertà non va in vacanza.

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