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Il luogo dell'incidente

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Molto conosciute nella comunità. Molto apprezzate per il lavoro a difesa dei più piccoli e dei più deboli, svolto a due passi dalla Cattedrale. Oltre i cancelli dell’istituto San Filippo Smaldone, il centro socio-educativo per adolescenti e minori in via San Giacomo. «Non abbiamo parole, solo tanto dolore» i commenti che si susseguono in queste ore.

Bari vecchia piange la scomparsa di Verene Nyiranduhuye, Candida Lubello e Mara Leone, le tre suore salesiane dei Sacri cuori decedute domenica pomeriggio nel terribile incidente stradale lungo l’A16 (LEGGI), nel tratto tra gli svincoli di Candela e Cerignola ovest. Le tre donne viaggiavano con altre dieci religiose a bordo di un pulmino proveniente da Formia, nel Lazio, dove il gruppo aveva partecipato a un ritiro spirituale. Il mezzo è finito fuori strada, forse per lo scoppio di una ruota, ribaltandosi in una cunetta. Sul posto sono intervenute alcune squadre dei vigili del fuoco, le pattuglie della polizia stradale, tre ambulanze del 118 e l’elisoccorso. Per un bilancio drammatico: oltre le tre suore decedute, in otto sono rimaste ferite, molte delle quali ricoverate – una in gravissime condizioni – tra gli ospedali di Foggia, Cerignola e San Giovanni Rotondo. Solo in due sono rimaste illese, tra le quali la conducente del pulmino. Una disgrazia che ha profondamente scosso le comunità e i genitori dei piccoli alunni che frequentano la scuola d’infanzia paritaria dell’istituto Smaldone.

Suor Verene, 41 anni, del Ruanda, era arrivata a Bari circa due anni fa ma si era subito integrata nel quartiere. «Sorridente, sempre disponibile, sempre ad educare e giocare con i suoi bambini. Era una gioia vederla con loro» il ricordo commosso tra i vicoli del centro storico. C’è chi la ricorda nell’ultima danza per la giornata missionaria del 2 febbraio scorso all’interno della Cattedrale, «dove ogni sera veniva a pregare con le altre sorelle».

Suor Candida, 81enne di Casarano, aveva da poco festeggiato i suoi 50 anni di professione religiosa e per circa 48 anni era stata caposala del reparto di Neurologia del pediatrico Giovanni XXIII. La terza vittima, suor Mara, 61enne di Foggia, era invece considerata «piena di energia e con una grande disponibilità».

Diversi i messaggi di cordoglio, tra i quali quello del sindaco Antonio Decaro: «I bambini, gli adolescenti e i giovani dell’istituto Filippo Smaldone di Bari vecchia da oggi restano orfani della guida e dell’affetto di tre donne straordinarie, che hanno consacrato la propria vita all’amore di Dio e alla cura del prossimo, in particolare dei più giovani. Conosco da sempre il valore del lavoro straordinario che quotidianamente la comunità dell’Istituto profonde in favore dei minori della città vecchia, che qui trovano attenzione, cura e competenze fondamentali per contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa.

Alla madre superiora, alle consorelle, ai minori che frequentano il centro e all’intera Curia barese giunga l’abbraccio più affettuoso della città di Bari». Parole di commozione anche dall’arcivescovo di Bari-Bitonto monsignor Giuseppe Satriano: «Siamo vicini al dolore della famiglia religiosa delle suore salesiane dei Sacri cuori. Le consegniamo alle mani amorevoli del Padre e dello Sposo celeste Gesù Cristo, certi che le conserverà nella sua casa per la festa senza tramonto. Nelle celebrazioni eucaristiche la Chiesa diocesana tutta assicura un ricordo nella preghiera». I funerali molto probabilmente si svolgeranno tra oggi e domani in Cattedrale.

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