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Il progetto studiato per il quartiere Libertà

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Spazi colorati ma soprattutto funzionali. Da vivere all’aperto ma anche con il proprio smartphone per avere in tempo reale informazioni utili. Tra le palazzine popolari prendono vita cantieri e idee. Grazie ad Arca Urban Wall, il progetto dell’agenzia regionale per la casa teso a dare nuova vita e linfa alle aree pertinenziali degli alloggi di edilizia pubblica. Tre le zone individuate. Il primo cantiere già si intravede al quartiere Libertà, all’incrocio tra via Crispi e via De Cristoforis.

Qui, a due passi dal Tribunale e dalla chiesa San Carlo Borromeo, nascerà una vera agorà. Una piazzetta rimessa a nuovo e che sarà consegnata ai primi di giugno, abbellendo così lo storico complesso di edilizia residenziale. Si tratta di una zona altamente degradata dove prima insisteva un distributore di carburante, poi dismesso, e dove ancora oggi c’è un vecchio chioschetto edicola ormai in disuso. L’obiettivo dei lavori è un’ampia riqualificazione attraverso alberi, panchine in pietra, pavimentazione brandizzata con il marchio Arca e un grande coloratissimo cono, a mosaico digitale, che avvolgerà la fontana. Insomma, una piccola opera artistica nel cuore di una zona altamente abitata.

Tra l’inevitabile curiosità di passanti e residenti, anche se qualcuno già lamenta alcuni ritardi parlando di «cantiere fermo da alcuni giorni» e di «recinzioni divelte dal vento dei giorni scorsi».
Altri analoghi interventi sono previsti tra le case popolari di viale Delle Regioni al San Paolo e di via Archimede a Japigia. In ambo i casi saranno realizzate due coppie di figure umane sulle facciate degli edifici. Realizzate attraverso lo smart wall o mosaico digitale, ovvero tessere di grandi dimensioni che verranno attaccate alle pareti dando proprio l’effetto del murale.

Delle figure a svettare, anche qui, su piazze riqualificate. Alcune di queste grandi tessere nasconderanno dei chip che consentiranno ai cittadini, con i loro smartphone, di collegarsi attraverso il wi-fi ad applicazioni di Arca, Amtab e del Comune per ricevere informazioni utili. E in tempo reale. Anche grazie alle nuove pensiline installate nelle fermate vicine del trasporto pubblico locale. Gli interventi di Arca sono stati affidati all’architetto Mauro Saito.

«Il metodo seguito dal progettista, in accordo con gli artisti e la commissione, è stato quello di ascoltare gli spazi esistenti – spiegano dallo studio – Il progetto Arca urban wall è stato concepito al fine di stimolare nei cittadini residenti e utenti il senso di appartenenza e di radicamento ai quartieri in oggetto, soprattutto in spazi di passaggio e di scambio (come fermate del bus, edicole e stazioni di servizio) attualmente non particolarmente caratterizzati.

Attraverso l’azione coordinata di un progetto di riqualificazione urbana e di arte pubblica si punta a trasformare lo “spazio pubblico” esistente, sottoutilizzato o trascurato, in un “luogo pubblico”, attraente e identitario per i tre diversi quartieri».

Piena soddisfazione arriva dal Comune e dall’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli: «Recuperare i luoghi anonimi e valorizzarne l’appartenenza al quartiere, rendere spazi trascurati luoghi di fruizione artistica e di innovazione digitale a disposizione della comunità è un bel modo per una riqualificazione della nostra città che non è solo urbana ma che proietta Bari sempre più come smart city. E che ancora una volta ci conferma l’importanza di portare la bellezza ovunque perché quando i luoghi sono più belli, e più accoglienti, tutti siamo portati ad averne maggiormente cura e rispetto».

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