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È attesa per le 16 la nave cargo Mustafa Necati, nel porto di Monopoli, la terza che dall’Ucraina raggiunge l’Italia dopo lo sblocco diplomatico dell’intesa di Istanbul.

La nave che trasporta seimila tonnellate di olio di semi di girasole, sta già navigando lungo le coste pugliesi. Il suo arrivo era inizialmente previsto per le 12 ma è slittato alle 16.

La nave, battente bandiera liberiana, è partita il 7 agosto dal porto ucraino di Chornomorsk, e ha fatto tappa il 10 agosto a Istanbul per i controlli di sicurezza previsti. Dal porto turco è ripartita il 12 agosto alla volta dell’Italia.

Il suo carico è destinato al gruppo Marseglia, che ha sede nel Barese, e che opera anche nella lavorazione e commercializzazione di oli per uso alimentare.

«L’attesa è contenuta – ha dichiarato all’ANSA Leonardo Marseglia, presidente del ‘Marseglia group’ – perché comunque in queste settimane abbiamo sopperito all’assenza delle navi provenienti dall’Ucraina attraverso altre vie, con camion e treni provenienti da altri Paesi».

«La merce – aggiunge – ci è stata sempre consegnata. Avevamo contratti da rispettare e per questo ci siamo adoperati. Non potevamo certo aspettare cinque mesi. Dopo quella prevista per martedì ne giungerà un’altra” sempre dall’Ucraina, «in poche settimane».

Nel maxi stabilimento di Monopoli non si sono mai raggiunti livelli di emergenza. «Non è stato semplice riorganizzarci: è chiaro che cambia operare tramite una nave o attraverso altri mezzi di trasporto, ma la merce – spiega Marseglia – non è mai mancata».

«E’ stato più un fatto di logistica. Per quel che ci riguarda da sempre abbiamo tenuto in grande considerazione i nostri clienti. Abbiamo avuto pochi giorni di sofferenza all’inizio, ma avevamo dello stoccaggio – sottolinea – che ci ha permesso di assicurare il rispetto degli accordi, questo anche in previsione di quello che poteva accadere, non solo per questa situazione del conflitto, ma per qualsiasi altra circostanza che può verificarsi».

«Ormai – conclude Leonardo Marseglia – nel nostro settore il valore del mercato sta raggiungendo i livelli ante-guerra».

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