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Giorgia Meloni

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Dalla guerra in Ucraina alla pandemia fino alla fine dello stato di emergenza e alle spese militari. Giorgia Meloni a Bari all’inaugurazione della scuola di formazione politica “Europa e Territori”, ideata dall’europarlamentare del gruppo Ecr Raffaele Fitto, ieri, è stata come sempre un fiume in piena e non ha risparmiato nessuno.

«Il presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola è a Kiev per portare un messaggio di speranza. Un gesto di grande coraggio che segue quello già compiuto da tre premier europei di centrodestra. Sono questa determinazione e questa serietà dimostrata da chi rappresenta le istituzioni la strada migliore per ottenere la pace in Ucraina – ha detto, commentando le ultime notizie giunte sul fronte della guerra in Ucraina – aggiungendo – Io ho rispetto di chi viene qui legalmente e penso che debba essere trattato come un comune cittadino nella nostra civiltà. Noi siamo figli dell’impero romano, ve lo ricordate?».

Giorgia Meloni a Bari

E sul primo giorno fuori dallo stato di emergenza commenta ancora: «Finisce oggi, dopo più di due anni, lo stato d’emergenza legato alla pandemia, ma il Governo continua a imporre l’utilizzo del green pass e del super green pass in numerosi contesti. Invece di ammettere il suo conclamato fallimento, Speranza continua immotivatamente a vessare gli italiani, quasi al limite della tortura psicologica. Ora basta, il green pass non va cambiato o attenuato, va abolito. Definitivamente».

«Il Governo è a rischio ogni giorno se si parla di temi», e «da alzare la voce ad avere il coraggio di rischiare di andare a casa ce ne passa – ha proseguito la leader di Fdi, rispondendo ai cronisti che le chiedevano se le fibrillazioni dovute all’aumento della spesa militare possano realmente minare la tenuta del Governo. Per Meloni, «La maggioranza sta insieme per interesse e non per visione o per volontà o capacità di dare risposte sensate ai cittadini. Dopodiché che vadano a casa è un’altra questione, perché normalmente in democrazia è il Parlamento che tiene in piedi il governo, in questo caso abbiamo un governo che tiene in piedi il Parlamento. Il che è una anomalia».

«Fratelli d’Italia – ha ribadito – il tema delle spese militari ce l’aveva nel programma da qualche anno, altri si svegliano quando siamo nel burrone. Noi facciamo parte dell’Occidente e siamo legati agli Stati Uniti, però non sempre gli interessi dell’Europa e quelli degli Stati Uniti sono identici. Noi di FdI – ha concluso – abbiamo sempre ritenuto che nella Nato dovesse esserci una colonna europea e una americana. Se poi le nazioni europee non rispettano i vincoli dell’Alleanza è ovvio che conteranno meno, lo abbiamo visto».

A questo Governo, Giorgia Meloni non assegna alcun giudizio positivo sul futuro. «Abbiamo un Governo che è caso unico in Europea: un Governo mai passato per alcuna legittimazione, diretta o indiretta. Lo hanno chiamato governo dei migliori. L’Italia è stata particolarmente sfortunata – ha poi commentato partecipando alla prima lezione della Scuola di formazione politica promossa da Raffaele Fitto e organizzata in collaborazione con il gruppo europeo dei Conservatori europei (Ecr).

«E’ arrivata la pandemia e avevamo alla salute Speranza, scoppiata guerra abbiamo agli esteri Di Maio – ha detto – I migliori sono quelli che scelgono i cittadini: è la democrazia, per cui non esiste un governo dei migliori che non sia scelto dai cittadini. Se è calato dall’alto, a chi risponde?».

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