Domenico Damascelli, candidato del centrodestra, e Francesco Paolo Ricci (centrosinistra)
2 minuti per la letturaBITONTO – Una parte del centrosinistra si schiera a sostegno del candidato sindaco del centrodestra e Bitonto rischia di diventare un nuovo “caso” politico dopo quello di Barletta. La polemica è scoppiata subito dopo la presentazione ufficiale della candidatura a sindaco di Domenico Damascelli, sostenuto anche da esponenti di “Con” (la lista del governatore Emiliano), I Riformisti-Fronte del lavoro, Partito socialista italiano, Sud al centro e Bitonto cambia.
Un cartello di forze – racchiuse del manifesto “Bitonto Cambia” – che, ieri, ha diffuso un comunicato per spiegare la scelta. «Pur riconoscendoci nell’area del centrosinistra, abbiamo da sempre convintamente rappresentato la necessità e l’esigenza di una chiara discontinuità politica e amministrativa nella gestione della cosa pubblica e nella progettazione delle soluzioni per lo sviluppo e la crescita sostenibile della città – premette i cinque raggruppamenti -. Purtroppo, tale esigenza non ha trovato alcun riscontro nelle forze politiche che hanno deciso di sostenere la candidatura a sindaco dell’avvocato Francesco Ricci, dimostrando una totale e immotivata chiusura, fino alla preconcetta esclusione di forze politiche anche storiche del centrosinistra cittadino che avevano espresso la volontà di un concreto e visibile cambiamento – proseguono nella nota -.
È mancata, e questo è motivo di grande delusione, la volontà, la capacità e la determinazione del candidato sindaco di interpretare e fare sue le predette esigenze di cambiamento dimostrando così di non essere autenticamente libero, ma succube e prigioniero di chi ha amministrato la città per ben dieci anni e che evidentemente vuole continuare a condizionarne il futuro. Con lo stesso sistema di potere, con le stesse logiche, con le stesse modalità fallimentari e magari con gli stessi interpreti. La città ha bisogno di altro, ha bisogno di un rinnovamento vero per poter affrontare e dare risposte efficaci alle rilevanti e complesse sfide che si hanno d’avanti».
Immediata la replica della coalizione che sostiene Francesco Ricci. «Apprendiamo con dispiacere l’ingresso nella coalizione guidata dalla destra di Fratelli d’Italia e della Lega (sotto forma di lista “civica”), non solo di alcuni consiglieri della maggioranza di Abbaticchio, del presidente del consiglio comunale e di tre ex assessori dello stesso, ma anche quello del Partito socialista, a cui più volte avevamo fatto pervenire i nostri pressanti inviti a unirsi a noi – commenta la coalizione in una nota -.
Respingiamo con fermezza la versione di comodo secondo cui avremmo chiuso le porte in maniera immotivata a seppur tardive aperture, ribadendo che dai primi di settembre ad oggi sono state esperite decine di tentativi per addivenire ad una coalizione unitaria del centro sinistra. (…). Francesco Paolo Ricci, libero da sempre da qualsiasi condizionamento, né continuo, né discontinuo, è semplicemente “un’altra storia”. Questa, sì, nuova e non già vista»,
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