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Lino Banfi e Michele Emiliano durante la cerimonia di premiazione - foto Regione Puglia

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È di casa, Lino Banfi, al Petruzzelli di Bari, tanto che può permettersi di parlare in dialetto. “Io in questo momento, non lo faccio vedere, ma sono commosso” ha detto ieri sera, ricevendo il premio alla carriera nell’ambito del Bif&st.

A consegnare il riconoscimento all’attore canosino è stato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “Lino, questa è casa tua. E quando dico che è casa tua mi riferisco ad un sentimento intimo.” Ha detto Emiliano. E ha continuato “Ogni volta che ti incontriamo, che ti ascoltiamo o rivediamo in un film, sentiamo una tua battuta noi pensiamo al coraggio che hai avuto, perché la cultura italiana è meravigliosa, ma anche difficilissima e piena di insidie. E tu le hai sfidate tutte, mantenendo la tua identità, mantenendo il tuo linguaggio”.

Il direttore artistico del Bifest, Felice Laudadio, leggendo le motivazioni del premio, ha definito Lino Banfi “Un artista che con pazienza e dedizione ammirevoli ha saputo conquistarsi, ruolo dopo ruolo, l’affetto e la stima del pubblico, con grande spirito di autoironia e con una brillantezza volutamente
sgangherata, ma anche contagiosa e sopra le righe come solo gli artisti
coraggiosi sanno fare”.

E ha aggiunto “Un attore capace di essere sempre al posto giusto e al momento giusto, attento ai colleghi e generoso che – senza nascondersi mai – ha saputo adattarsi al tempo che passava e ad indossare le maschere che gli venivano presentate dalla sua età, senza cercare scorciatoie e senza alcuna vanità”.

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