X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

Avrebbero decongelato e trattato del tonno pescato nell’Atlantico con sostanze non consentite, per esaltarne l’aspetto e il colore ma rendendolo, di fatto, nocivo per la salute. Ventisette persone, infatti, sono rimaste intossicate, facendo partire le indagini.

Tre imprenditori, padre e due figli, e un dipendente di due aziende ittiche di Bisceglie sono indagati a vario titolo per contraffazione di sostanze alimentari, frode nell’esercizio del commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine,distribuzione di alimenti nocivi e lesioni personali.

Le intossicazioni si sono verificate in Puglia, Toscana e Liguria. Una intera famiglia di Pezze di Greco di Fasano, in provincia di Brindisi, ha dovuto ricorrere alle cure ospedaliere.

Nove i decreti di perquisizione disposti dalla Procura di Trani nelle due aziende coinvolte, nelle abitazioni degli indagati e e in due laboratori di analisi campani, ad Avellino. Si tratta di laboratori privati e accreditati, fornivano le certificazioni necessarie alla commercializzazione del tonno.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE