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La sede del Comune di Barletta

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BARLETTA – Dalle parole ai fatti. Dopo l’intervento del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla crisi politico – amministrativa al Comune di Barletta – che aveva riferito di avere incontrato il sindaco dimissionario Cosimo Cannito, disponibile a costituire una maggioranza di centrosinistra (non avendo i numeri per governare con l’attuale “maggioranza di centrodestra”) – sono seguite le convocazioni per le consultazioni, nonostante la levata di scudi contro questa ipotesi.

«Siamo stati convocati per giovedì pomeriggio – conferma il consigliere regionale Pd Ruggiero Mennea – dal segretario del Partito democratico Marco Lacarra». E pare che le prove generali di maggioranza si svolgeranno proprio in quella occasione, visto che dovrebbero ritrovarsi, tutti insieme, consiglieri regionali di maggioranza eletti nella Bat, consiglieri comunali firmatari della mozione di sfiducia, segretario del Pd, presidente della Regione e sindaco di Barletta. Non preclude alcuna possibilità il consigliere Mennea, almeno «fino a quando non capisco cosa si intenda fare e cosa dirà il presidente Emiliano», spiega.

E alla domanda se si aspettava quanto accaduto, ricorda come «in politica devi aspettarti di tutto, nulla è escluso». Si dice invece «allineato alla posizione espressa dalla segretaria cittadina del Partito democratico e dal gruppo consiliare del Pd», l’altro consigliere regionale democrat Filippo Caracciolo. «Per il resto – aggiunge – non entro nelle vicende amministrative, non mi compete».

«Per noi questa ipotesi non esiste, Emiliano non è un nostro referente politico», tuona il capogruppo in consiglio comunale del Movimento 5 Stelle, Antonio Coriolano, firmatario anche della mozione di sfiducia al sindaco. «Era necessario firmare quell’atto – spiega – perché le dimissioni di Cannito sono tutt’altro che irrevocabili». Allo stesso modo, però, non l’hanno pensata Maria Angela Carone e Giuseppe Basile, gli altri due consiglieri pentastellati. «Da quanto riferito in alcune interviste – aggiunge Coriolano – è stato solo per non infierire essendosi Cannito già dimesso. E comunque – sottolinea Coriolano – nel fine settimana avremo il nostro solito confronto con gli attivisti, anche in vista dell’incontro convocato in Regione per giovedì prossimo».

Anche perché un anno fa, fra i Cinque stelle di Barletta e il gruppo regionale, si è consumata una spaccatura profonda. «Noi non siamo vicini a Emiliano – chiarisce Coriolano – e con la capogruppo in consiglio regionale del Movimento non abbiamo più contatti, perciò decideremo se andare di persona a Bari per ribadire la nostra posizione o se preparare un documento». Intanto oggi pomeriggio, in seconda convocazione, torna, anzi prova, a riunirsi il consiglio comunale. Con molta probabilità neanche oggi ci saranno i numeri perché la seduta possa avviarsi e approvare i tanti punti all’ordine del giorno.

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