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Slitta a primavera l’arrivo dei Team degli operatori sanitari scolastici

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Dopo gli annunci e l’attivazione prevista dall’1 febbraio, slittata per la primavera, con l’inizio del nuovo anno scolastico si attendeva finalmente l’entrata in funzione dei Team Operatori Sanitari Scolastici (Toss). È la presenza di un operatore sanitario di riferimento garantito ogni 1.500 studenti, necessaria per la ripartenza in sicurezza della scuola rispetto alle misure antiCovid.

A detta della Regione servono «dalla gestione del caso sospetto allo screening sistematico del personale scolastico e alle vaccinazioni per il personale scolastico, dalla gestione dello studente con patologie gravi e immunodepresso alla gestione sociale per i soggetti sottoposti ad isolamento, fino al monitoraggio degli operatori scolastici e degli studenti fragili».
Ma a oggi di queste figure non si vede ancora l’ombra. E i sindacati, a partire dalla Uil, attaccano.

«Sta per diventare il tormentone stucchevole – accusa il segretario regionale Giovanni Verga -, la delibera della Giunta regionale pugliese che prevedeva 355 presidi sanitari, con un operatore ogni 1.500 alunni, non vede ancora esecuzione dopo ben oltre otto mesi dalla sua emanazione, lasciando le scuole al proprio destino nel contrasto a una pandemia ancora in corso, l’immobilismo delle istituzioni locali, Regione in testa, che non vanno oltre qualche annuncio puntualmente disatteso». Eppure la loro istituzione era considerata indispensabile per la ripartenza dell’anno scolastico in presenza. Intanto non si placano le polemiche attorno ai doppi turni di ingresso per gli istituti superiori di Bari e provincia alle 8 per il 75 per cento degli studenti e alle 9 e 40 per il restante 25 per cento.

Oggi durante il vertice in prefettura dovrebbe emergere la nuova ordinanza con il ritorno al turno unico a partire da lunedì prossimo, nonostante le perplessità del mondo dei trasporti, col presidente dell’associazione di aziende Asstra, Matteo Colamussi, che teme l’incognita Green pass. A partire dal 15 novembre è obbligatorio per tutti i lavoratori, alcuni potrebbero non averlo e sostituire figure come i macchinisti diventerebbe problematico, in un quadro che vede la necessità di incrementare del 40 per cento l’offerta dei mezzi, per rispettare le il limite dell’80 per cento di capienza imposto dalle misure antiCovid.

«Il problema grosso – spiega Verga – è rappresentato dall’Amtab di Bari che ha difficoltà a garantire tutti questi mezzi. Certo che se già se si risolvesse il problema in provincia e al polivalente di Japigia, la situazione migliorerebbe. Intanto – prosegue – non c’è stata nessuna interlocuzione con i soggetti che rappresentano i lavoratori, questi ultimi anello debole di un sistema che stride con l’autonomia organizzativa di ciascuna scuola. Non abbiamo ricevuto rassicurazioni sulla cancellazione del doppio turno, che sta generando notevoli disagi a famiglie, studenti, lavoratori e, più in generale, alle comunità scolastiche, né novità concrete sul sistema trasporti. È ora che i sindacati siano convocati per ricevere una informativa precisa, senza promesse e rassicurazioni che restano nei cassetti».

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