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Corre tra i più giovani il virus. Lo dicono i numeri, le quarantene nelle scuole e nelle famiglie e l’incidenza dell’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, che cala per questo ancora di un punto percentuale, dal 5 al 4 per cento, ben due punti in meno in tre giorni. Ma sale quella dell’area non critica, che ieri ha toccato il 7 per cento del totale (il 15 è il limite stabilito per diventare zona gialla stabilito dal Comitato tecnico scientifico del governo).

I contagi, comunque, complice anche il numero record di tamponi (50 mila e 72), è schizzato e ha sfiorato quota 2 mila: 1.957 per l’esattezza. I ricoverati in terapia intensiva sono saliti a 22, quelli in area non critica a 199 ma, per fortuna, non ci sono stati morti. I positivi sono nel complesso 13 mila 880. Ieri si sono registrate code in attesa dei test antigienici e molecolari ovunque, dai drive through delle Asl, i punti dove si effettuano i tamponi rimanendo a bordo delle auto, alle farmacie (nell’ultima settimana hanno registrato più del 40 per cento delle richieste), e ai centri di analisi privati, con attese che, in alcuni casi, hanno superato le due ore.

Il Covid corre quindi tra i più piccoli in Puglia. Negli ultimi sei mesi la fascia di età con il maggior numero di contagiati è stata quella compresa tra 5 e 11 anni: nel secondo semestre di quest’anno sono guariti 2.620 bambini. Numeri alti anche per la fascia tra i 12 e i 19 anni con 2.038 casi, guariti, e tra i 20 e i 29 anni, con 1.782 casi, sempre poi guariti.

Al contempo la regione, con 17 mila 692 bambini sottoposti a somministrazione è la seconda per numero di vaccinazioni in età pediatrica, col 7,4 per cento, due punti più della media nazionale. Quelle di Bari, con 6 mila, e Lecce, con 5.800, sono le province con i numeri più alti. Ieri si è svolto il primo open day, giornata di vaccinazioni senza prenotazioni, per i bambini a Mola di Bari.

Oltre a lamentele da parte di genitori (devono essere presenti entrambi) sulla precedenza di ingresso e code, con l’immancabile problema di caos e assembramenti, e l’intervento della polizia locale, l’esperimento sembra tutto sommato riuscito. Sarà ripetuto oggi e domani a Triggiano, domani ancora a Mola, così come il 4 e il 5 gennaio, e anche a Molfetta.

Buona la risposta sui richiami delle terze dosi, anche tra i 16 e i 17enni. Ottima quella degli over 60, con numeri che superano l’80 per cento. Del resto l’82 per cento dei pugliesi, più 2,1 rispetto alla media nazionale, ha completato il primo ciclo di vaccinazioni. La terza dose è stata invece somministrata al 36 per cento dei residenti nella regione (più 3,7 per cento sulla media del Paese).

Rimane ancora un numero, attorno al 10 per cento dell’intera popolazione, di maggiori di 12 anni non vaccinati. Nelle ultime settimane sono passati da 310.456 a 298.904. Il maggior numero è sempre concentrato nella fascia 30-49 anni, sono 121.238, circa tremila in meno rispetto all’ultima rilevazione.

«La priorità ora è andare veloci, accelerare i tempi delle somministrazioni per i bambini – spiega il direttore generale dell’Asl di bari Antonio Sanguedolce – gli open day daranno maggiori possibilità alle famiglie per vaccinare i propri figli in tempo per mettere la scuola in sicurezza».
Mentre continuano le somministrazioni scuola per scuola programmate dal dipartimento di prevenzione e prosegue in parallelo la campagna vaccinale a cura dei pediatri di Libera scelta.

La Regione ha deciso già lunedì attraverso una riunione straordinaria della Task force Covid di potenziare il numero dei centri vaccinali, con altri venti in tutto il territorio, e quelli per per eseguire i tamponi molecolari.

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