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L'ospedale per le maxi emergenze alla Fiera del Levante

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Per alcuni esperti, a cominciare dall’epidemiologo ed ex assessore regionale alla Salute Pier Luigi Lopalco, entro un mese potremmo esser fuori dalla pandemia. Ma i numeri, spinti dalla variante Omicron, per ora continuano a essere consistenti. Se pur più contenuti rispetto al precedente, i dati del bollettino di ieri destano ancora preoccupazione.

I nuovi contagi Covid sono infatti 9 mila 433 emersi su 94 mila 146 tamponi eseguiti. L’incidenza quindi cala ma rimane ancora alta, al 10 per cento. Non solo. La rilevazione riporta, purtroppo, che altre 10 persone hanno perso la vita per via del virus. Aumentano anche i ricoveri. Delle 139 mila 003 persone attualmente positive, infatti, 665 sono quelle assistite nelle strutture ospedaliere del territorio regionale in area non critica (nel bollettino di martedì erano 655) e 69 in terapia intensiva (nella precedente rilevazione erano 64).

I numeri certificati anche dall’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, riportano come l’incidenza dell’occupazione dei posti letto in area medica nelle strutture sanitarie di tutto il territorio regionale sia rimasta invariata rispetto alla rilevazione precedente, vale a dire al 23 per cento, che equivale comunque a ben otto punti percentuali al di sopra della soglia critica indicata dal Comitato tecnico scientifico del 10 per cento.

Cresce invece l’incidenza dei posti letto in terapia intensiva, arrivata al 14 per cento, un punto percentuale sopra l’ultima rilevazione e quattro sulla soglia critica del 10 individuata dal Cts per l’eventuale cambio di colore. Scende però l’incidenza degli interventi del 118 regionale per casi Covid o sospetti tali rispetto al complesso.

Risultano infatti il 9.81 per cento del totale, che corrispondono a 197 su 2.008. Un dato in controtendenza, sicuramente da considerare confortante. I contagi rilevati ieri vedono ancora il territorio di Bari e della sua provincia come il più colpito. I casi sono infatti così distribuiti: Bari 3 mila 072, nella provincia Bat, 1.068, in quella di Brindisi 837, nel Foggiano 1.425, in provincia di Lecce 1.651, in quella di Taranto 1.281.

Tra i residenti fuori regione ci sono altri 52 casi mentre per 47 contagiati non è stata definita la provincia di appartenenza. Sul fronte vaccini, il governatore Michele Emiliano esulta. La Puglia, infatti, risulta tra le regione con la più alta copertura vaccinale in Italia e tra e prima in Europa.

A stabilirlo, riferisce il presidente, sono i dati diffusi da Agenas, che analizzano i livelli di copertura raggiunti nella campagna vaccinale contro il Covid. «Come si evince dal report – ha scritto Emiliano -, con l’86,66 per cento della popolazione generale che ha ricevuto almeno una dose di vaccino, la Puglia conferma il primato a livello nazionale (media italiana 83,71 per cento), e conquista la terza posizione in Europa, immediatamente dopo Malta e Portogallo.

Questo risultato è frutto di un grande lavoro di squadra e, soprattutto, del senso di responsabilità e della partecipazione dei pugliesi». Numeri spinti anche dai più piccoli. I bambini in età pediatrica, tra i 5 e gli 11 anni, che hanno ricevuto la dose del farmaco antiCovid. A Bari, precisa l’Asl, è il 52 per cento di quelli che risiedono nel capoluogo. Più della metà, quindi. Buona anche la percentuale di copertura con prima dose della stessa fascia di età in provincia che si attesta al 46 per cento.

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