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Saldi al via, in Puglia si parte il 5 gennaio

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I saldi alla prova Omicron. Nonostante la pandemia Covid abbia ripreso vigore anche in Puglia, con i contagi esplosi, la Regione, salvo ripensamenti dell’ultima ora, ha confermato il via libera alla stagione degli sconti per dopodomani, il 5 gennaio. Ma i timori sono tanti, come conferma Confesercenti Puglia: tra persone in quarantena, positivi e paura di essere contagiati, il rischio è che i saldi anziché una occasione per il commercio possa trasformarsi in un flop.

Non a caso Confesercenti Puglia avrebbe preferito un rinvio, ma dall’altra parte ci sarebbe stata la spada di Damocle di possibili chiusure in caso di recrudescenza della pandemia e passaggio in zona arancione o rossa. Eventualità da non scartare, visto l’andamento dei casi Covid. Il periodo natalizio in Puglia ha portato risultati buoni, c’è stata propensione alla spesa, ora però bisogna capire quanto influirà l’aumento dei contagi e proprio la vicinanza con le feste natalizie.

Tra tutte queste incognite, mercoledì 5 gennaio prenderanno il via i saldi invernali, primo grande appuntamento commerciale dell’anno che capita in piena fase di rallentamento della spesa generata dalla nuova ondata di contagi Covid. Secondo Confesercenti Campania, il giro d’affari per le imprese, specialmente quelle del settore abbigliamento, oscillerà tra i 200 e i 250 milioni di euro.

Sulla previsione pesa tuttavia l’ombra del Covid, con la variante Omicron, e l’impatto negativo che sta avendo sulla fiducia delle famiglie. Sui risultati incide anche la concorrenza all’evento saldi da parte delle continue promozioni prenatalizie cui sono stati sottoposti i consumatori, a partire proprio da un Black Friday particolarmente ravvicinato, a meno di un mese dal Natale. Si rafforza invece la tendenza all’acquisto di impulso: cresce rispetto al 2020 dal 41 al 46% la quota di consumatori che deciderà se acquistare prodotti in saldo sul momento, in base alle offerte. Secondo Codacons, i saldi invernali in Italia registreranno anche nel 2022 un calo complessivo delle vendite, col giro d’affari degli sconti di fine stagione che perderà oltre 1 miliardo di euro rispetto al periodo pre-Covid.

«Rispetto ai saldi invernali del 2020, gli sconti di fine stagione del 2022 subiranno una contrazione delle vendite pari al -21% – spiega l’associazione – Il giro d’affari complessivo passa infatti dai 5,2 miliardi di euro del 2020 ai circa 4,1 miliardi del 2022, perdendo oltre un miliardo di euro rispetto al periodo pre-Covid». Come ogni anno, il Codacons diffonde anche il decalogo con i 10 consigli d’oro per evitare «fregature» ed acquistare in tutta sicurezza.

Prima regola, conservare sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare, il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Si hanno due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.r Codacons ricorda poi, come secondo consiglio, di verificare che le vendite siano realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino

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