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Le casermette dove sarà realizzato il Parco della Giustizia a Bari

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Sei grandi opere infrastrutturali pugliesi su otto, commissariate dal governo tra aprile e agosto 2021, presentano delle «criticità» che rischiano di allungare i tempi di realizzazione. E’ quanto viene evidenziato nel rapporto annuale sullo stato di avanzamento delle opere commissariate, trasmesso al Parlamento dal ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili.

La situazione non è irrecuperabile, in alcuni casi si tratta di ostacoli superabili ma occorrono correttivi e monitoraggi costanti per evitare che i cantieri ritardino la chiusura. Si tratta di infrastrutture molto attese e fondamentali per lo sviluppo della Puglia e del resto del Mezzogiorno. Nel rapporto, ad esempio, vengono segnalate criticità di vario genere sulla tratta Termoli-Lesina per il completamento del raddoppio Pescara – Bari; sulla tratta ferroviaria Napoli – Bari; sull’adeguamento del tratto tra Foggia e San Severo e della tangenziale Ovest di Foggia della strada statale 16 Adriatica; sull’adeguamento della strada statale 89 Garganica; sulla strada statale 275 Maglie-Santa Maria di Leuca; e anche sul Parco della Giustizia di Bari. Le uniche opere che, invece, sembrano viaggiare senza intoppi sono la direttrice ferroviaria Taranto – Metaponto – Potenza – Battipaglia e il comando dei vigili del fuoco della Bat a Barletta.

Per quanto riguarda il raddoppio Termoli-Lesina, sul «lotto 1 Ripalta – Lesina, l’appaltatore ha richiesto una proroga di 60 giorni dei tempi contrattuali della progettazione esecutiva che gli è stata concessa solo parzialmente in misura pari a 10 giorni», si legge nel report. In merito alla realizzazione della tratta ferroviaria Bari-Napoli, invece, la maggiore criticità che viene segnalata riguarda il ritrovamento di «numerosi reperti/siti archeologici diffusi lungo il tracciato» e questa circostanza potrebbe causare ritardi.

Sul Parco della giustizia di Bari, viene evidenziato che «con la convenzione del primo ottobre 2020 il ministero della Giustizia ha finanziato l’iniziativa per un importo di 94.700.000 euro rispetto a 140.635.865 euro necessari per la realizzazione del primo lotto». Quindi «è stato predisposto ed è in attesa di firma un addendum alla convenzione stipulata tra Agenzia del Demanio e ministero della Giustizia per il reperimento degli ulteriori fondi necessari al completamento del I lotto funzionale.

Si rende necessaria la firma di un Protocollo con gli Enti territoriali interessati per l’assenso all’avvio dell’affidamento e il necessario coinvolgimento in tutte le fasi di competenza». «Sei su otto delle opere commissariate in Puglia presenta criticità di diversa natura, per lo più riconducibili alla complessità delle procedure, all’ottenimento di provvedimenti di Via o pareri afferenti al ministero dei Beni Culturali.

Difficoltà che rallentano la realizzazione delle opere e che, considerata la rigidità dei vincoli europei sui tempi entro cui vanno spese le risorse del Pnrr, rischiano di tornare all’Unione Europea, lasciando così immutato il gap infrastrutturale che queste opere possono contribuire a ridurre; occorre un cambio di marcia», commenta il deputato di Forza Italia Gianluca Rospi, autore nel 2018 del decreto per la ricostruzione del ponte Morandi di Genova.

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