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Sono 12 i progetti pugliesi di edilizia sanitaria che saranno finanziati dal governo nazionale con quasi 40 milioni di euro. Sbarca in Conferenza Stato-Regioni il riparto da 602 milioni di euro fino al 2034 per numerosi interventi di edilizia sanitaria in tutta Italia. Molte le opere per efficientamento energetico e adeguamento impiantistico e tecnologico, tra gli interventi più cospicui spiccano i 59 milioni per la costruzione del nuovo ospedale di Latina e i 102 milioni per la realizzazione di una struttura sanitaria a Busto Arsizio.

La parte del leone la recita il Piemonte che ha incassato il via libera per 50 progetti, seguono le Marche (16) e l’Emilia Romagna (14) a pari della Campania. Tra i 12 progetti pugliesi, due riguardano la provincia di Bari: saranno finanziati i lavori per la sostituzione della centrale termiche dell’ospedale di Molfetta; e gli interventi di efficientamento energetico delle strutture di Molfetta, Gioia del Colle, Monopoli e Triggiano.

Adesso l’ultima parola spetta alla Conferenza Stato-Regioni, dopodiché saranno stanziate le somme. Intanto, è stata approvata proprio in Conferenza Stato-Regioni la proposta di riparto dei primi 8 miliardi dei fondi della missione 6 Salute del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che verranno destinati alle Regioni responsabili dell’attuazione di specifiche linee progettuali.

Le Regioni avranno tempo fino al 28 febbraio 2022 per presentare i Piani regionali per poi sottoscrivere il Contratto istituzionale di sviluppo che in ogni caso dovrà essere firmato entro il 31 maggio 2022. A vigilare sarà il ministero della Salute. Alla Puglia sono stati destinati 650,8 milioni di euro, 20 in più rispetto alla bozza iniziale.

Le Asl hanno già trasmesso al dipartimento Salute i progetti per creare le case di comunità e gli ospedali di comunità, non tutti però potranno essere realizzati, adesso toccherà alla Regione fare una scrematura. Per quanto riguarda la provincia di Bari, l’azienda sanitaria ha ipotizzato la creazione di 37 case di comunità, quasi una in ogni comune, e 11 ospedali di comunità. Questi ultimi verrebbero realizzati a: Bari, Ruvo, Santeramo, Bitonto, Modugno, Grumo Appula, Valenzano, Rutigliano, Monopoli, Casamassima e Noci.

I tempi di realizzazione oscillano tra i 36 e 48 mesi, l’investimento stimato è pari a 7,5 milioni per un totale di 150 posti letto, di cui 40 concentrati solamente a Bari. Spostandoci nella Bat, le case di comunità candidate sono cinque da realizzare a Margherita di Savoia, Andria, Barletta, Canosa e Trani. Invece gli ospedali di comunità sono tre e verrebbero edificati a Spinazzola, Minervino Murge e Trani, per un totale di 60 posti, 20 per ogni struttura.

Totale investimento stimato solo per gli ospedali di comunità circa 9,6 milioni. Adesso toccherà alla Regione decidere quali opere realizzare e dove, con i 680 milioni il dipartimento Salute conta di aprire 31 ospedali di comunità e attivare 500 nuovi posti letto. Per la prima volta rispetto alla tradizionale distribuzione del fondo sanitario nazionale, la Puglia otterrà più soldi rispetto a Regioni delle stesse dimensioni o quasi, come ad esempio l’Emilia Romagna, che da 15 anni, invece, riescono sempre ad ottenere «fette» più grosse.

In tutta Italia gli otto miliardi dovranno servire a creare almeno 1.350 Case di comunità (2 miliardi); a finanziare la telemedicina (204 milioni); a rafforzare l’assistenza sanitaria intermedia con almeno 400 ospedali di comunità (un miliardo); ad ammodernare il parco tecnologico e digitale ospedaliero (2,63 miliardi) attraverso l’acquisto di almeno 3100 grandi apparecchiature sanitarie operative; a completare 329 interventi antisismici (circa 2,1 miliardi).

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