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L'aula del Consiglio regionale della Puglia

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L’unica certezza è che la maggioranza di centrosinistra perde due seggi e passa da 29 a 27 consiglieri, mentre per capire se Carmelo Grassi (Pd) entrerà in Consiglio regionale al posto di Francesco La Notte (Popolari con Emiliano) bisognerà attendere il deposito delle motivazioni del provvedimento del Tar Puglia. Ieri il Tribunale amministrativo, a ormai oltre un anno dalle elezioni regionali, ha ridisegnato il parlamentino pugliese confermando – dopo una prima sentenza e un ricorso al Consiglio di Stato – la riduzione del premio di maggioranza, con la coalizione del presidente Michele Emiliano che passa da 29 a 27 seggi.

Accogliendo i ricorsi di due candidati del centrodestra non eletti, i giudici amministrativi hanno stabilito che al posto di Mario Pendinelli (Popolari con Emiliano) e Peppino Longo (Con), prenderanno posto in Aula, Antonio Paolo Scalera (La Puglia Domani) e Vito De Palma (Forza Italia). La sentenza, però, sarà impugnata dinanzi al Consiglio di Stato. Sin qui le certezze.

Il Tribunale amministrativo nel dispositivo, le cui motivazioni saranno depositate nei prossimi giorni, non si esprime in maniera palese, invece, sull’altra questione posta all’attenzione dei giudici, cioè la diversa distribuzione dei seggi tra le liste e le circoscrizioni, che avrebbe fatto perdere al partito dei Popolari con Emiliano un ulteriore seggio assegnato alla provincia Bat, quello di Francesco La Notte, a favore del Partito democratico, con il primo dei non eletti della circoscrizione di Brindisi, Carmelo Grassi, possibile assessore alla Cultura al posto di Bray.

La questione resta in sospeso, per capire quale sia l’orientamento del Tribunale bisognerà attendere le motivazioni della sentenza. I giudici, infatti, nell’adottare la decisione, in un passaggio, rinviano ad un precedente dispositivo in cui Grassi, dai riconteggi effettuati dalla prefettura di Bari, risultava eletto. La questione, però, è che Grassi non ha mai presentato ricorso, ecco perché probabilmente i giudici ieri non si sono espressi direttamente sulla sua posizione. Una questione di interpretazione che potrà essere sciolta solamente dalle motivazioni del Tar.

«Oggi è una bella giornata – commentano i consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Lacatena, Giandiego Gatta e Paride Mazzotta – cresce il nostro gruppo con l’ingresso dell’amico Vito De Palma. Vito è politico d’esperienza e di spessore, un riferimento per tutta la comunità tarantina e sicuramente sarà un valore aggiunto per l’attività del nostro gruppo. Siamo contenti che, finalmente, la pagina di incertezza post elettorale si sia conclusa e che la volontà dei cittadini-elettori trovi corrispondenza esatta nella composizione del Consiglio. Auguri e benvenuto al nostro collega: ci aspetta un grande lavoro insieme».

Con De Palma entra anche Scalera. «Il corretto equilibrio scaturito dal voto è stato finalmente ristabilito – commentano i legali dei due ricorrenti, Luciano Ancora, Gianluigi Pellegrino, Ornella di Lecce e Gianluca Prete – i dispositivi del Tar sono immediatamente esecutivi sicchè i due ricorrenti compongono sin da oggi il Consiglio con tutte le relative funzioni nelle commissioni e in Aula». E’ stato, sempre ieri, rigettato il ricorso di Tommaso Gioia che chiedeva di subentrare in Consiglio ad Alessandro Leoci di Con: «La sentenza del Tar di Bari – commenta Leoci – conferma il risultato elettorale che mi ha visto primo degli eletti per la provincia di Brindisi nella lista «Con Emiliano» alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre 2020, ritenendo improcedibile il ricorso intentato nei miei confronti e condannando il ricorrente alle spese di verificazione.

Un risultato di cui ero certo e che è stato messo in discussione dal candidato Tommaso Gioia, primo dei non eletti nella circoscrizione di Brindisi, il quale ha intentato un ricorso esplorativo nei miei confronti. Un ricorso da cui ho dovuto difendermi e che soprattutto ha sottratto molto tempo sia all’attività politica e tra la gente del sottoscritto. Solo pochi giorni fa, con precisione il 26 novembre scorso, ho compiuto il primo anno di attività consiliare e oggi questa sentenza del Tar di Bari, confermando la legittimità dell’esito elettorale, mi restituisce quella serenità che mi era ingiustamente stata tolta, dandomi la grinta per continuare nella mia attività istituzionale e politica per la provincia di Brindisi».

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