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Rocco Palese e Giafranco Lopane

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Il primo «effetto» della decisione del Consiglio di Stato sulla nuova composizione del Consiglio regionale potrebbe essere lo sblocco del mini rimpasto di governo.

Nella squadra Emiliano due caselle sono rimaste vuote e potrebbero essere presto riempite: alla Cultura circolare sempre più in maniera insistente il nome di Gianfranco Lopane, capogruppo di «Con»; mentre alla Sanità resta in pole Rocco Palese. Quindi, nonostante il gruppo «Con» abbia perso un consigliere, Mario Pendinelli, dovrebbe mantenere intatto il numero di assessori in Giunta: Lopane, infatti, andrebbe a «sostituire», nel numero non nel ruolo, Pierluigi Lopalco, eletto proprio nelle fila del movimento civico. Mentre l’ultimo posto da assessore esterno attualmente libero verrebbe occupato da Palese, ex parlamentare di Forza Italia.

Non dovrebbero esserci altri stravolgimenti, anche perché l’assessora all’Ambiente Anna Grazia Maraschio ha superato la bufera legata al Piano rifiuti, mentre l’ipotizzata «incompatibilità» dell’assessore al Personale, Gianni Stea, martedì in Consiglio è destinata a decadere in quanto Stea avrebbe saldato il debito che aveva nei confronti della Regione. Resta da capire quando Emiliano vorrà procedere con le nomine, se prima o dopo che si celebri il Congresso del Pd, che però va per le lunghe.

Quindi, è probabile che il governatore tagli la testa al toro e proceda senza rinviare ulteriormente. Giovedì, per via del provvedimento del Consiglio di Stato, la maggioranza di centrosinistra è passata da 29 a 27 consiglieri regionali anche se non è finita ancora qui. I giudici hanno respinto i ricorsi urgenti di Mario Pendinelli (Popolari con Emiliano) e Peppino Longo (Con) che, quindi, hanno dovuto lasciare il posto in Aula ad Antonio Paolo Scalera (La Puglia Domani) e Vito De Palma (Forza Italia). La vicenda comunque non è chiusa del tutto, giovedì è stata affrontata solamente la fase cautelare, la questione sarà discussa nel merito dinanzi al Consiglio di Stato il 29 marzo.

Fino ad allora in Consiglio regionale siederanno Scalera e De Palma. Insomma, a distanza di un anno e mezzo dal voto, ancora non si hanno sicurezze definitive sulla composizione del Consiglio regionale e bisognerà attendere altri due mesi. Il passaggio a 27 seggi non indebolisce troppo Emiliano, che può contare anche sull’appoggio di quattro su cinque consiglieri regionali del M5S. Il centrosinistra ha numeri sufficienti per non andare in difficoltà, anche se i mal di pancia che dovrà gestire il governatore sono parecchi: il Pd reclama un assessorato in più, visto che adesso i rapporti di forza sono cambiati.

Sia «Con» che i «Popolari» hanno perso un seggio, per questo motivo i Dem ritengono che debba essere rivista anche la spartizione degli assessorati in Giunta. Emiliano avrebbe voluto affidare a Carmelo Grassi l’assessorato alla Cultura, ma l’esponente del Pd brindisino non è entrato in Consiglio nemmeno dopo i ricorsi. Quindi, a questo punto, il presidente della Regione sembra intenzionato a lasciare lo scacchiere immutato, scegliendo tra le fila di «Con» uno dei due nuovi assessori. L’attuale capogruppo Lopane è il principale indiziato, visti anche gli ottimi rapporti con il governatore.

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