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Michele Emiliano

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Fratelli d’Italia punzecchia il centrosinistra e lo mette alla prova; Lacarra replica difendendo Emiliano; ma una parte della maggioranza studia la contromossa che potrebbe essere rappresentata dalla formazione di un intergruppo all’interno del centrosinistra in Consiglio che dia filo da torcere alla Giunta. La tempesta dopo la nomina di Rocco Palese ad assessore alla Sanità non si è ancora placata. Dopo il voto contro l’assessore da parte di sei consiglieri di maggioranza durante il consiglio di martedì, continuano i malumori e le polemiche. E nella minoranza del Pd si studiano strategie per limitare l’autonomia del governatore nelle scelte politiche e amministrative

La provocazione di Fdi

Ieri mattina, il gruppo di Fratelli d’Italia ha annunciato che presenterà una mozione con «l’intento di indirizzare il governo regionale verso una visione di sanità efficiente ed efficace, a differenza di quanto accaduto con gli ultimi governi di centrosinistra».

La mozione impegna la Giunta Emiliano «a dare attuazione al piano Fitto del 2002 – si legge – allo scopo di costruire un modello di sanità meritocratico per gli operatori, efficiente, efficace, economico ed eticamente e moralmente orientato a dare risposte tempestive e di qualità ai bisogni di salute dei pugliesi senza gravare su di loro con tassazione e senza indurli alla necessità di ricorrere al pagamento delle prestazioni sanitarie di cui ha bisogno».

«Qual è – ha detto il capogruppo Ignazio Zullo – la visione della sanità da realizzare in Puglia? L’input ce lo ha dato il neo assessore: Palese dice che il punto fermo è quello del 2002, il piano Fitto che potenziava il territorio e non chiudeva servizi e ospedali. Con questa mozione, noi diciamo che quel piano razionalizzava l’offerta ospedaliera e questo deve essere l’obiettivo, razionalizzare il sistema senza aggravare sulla tasca del cittadino.

Emiliano finalmente prende atto del fallimento delle politiche fino ad ora portate avanti e quindi vuole convertirsi ad una visione nuova della sanità. Ma questa nuova visione – conclude – è condivisa dalla maggioranza? Palese è sostenuto dalla maggioranza? Ecco perché noi impegniamo con questa mozione tutto il Consiglio ad attuare le politiche sanitarie previste nel piano Fitto del 2002».

Una provocazione ma anche una mossa politica che ha un intento ben chiaro: mettere in difficoltà il centrosinistra in Aula attraverso il voto. Quanti, pur di andare contro Palese, voteranno a favore della mozione?

La replica

«Nessuna nomina può in questo momento cambiare la linea della Regione Puglia sulla sanità e, in particolare, sulla gestione della pandemia. Questo ci è stato assicurato con grande chiarezza da parte del presidente Emiliano». Ha replicato a stretto giro il segretario del Pd Puglia, Marco Lacarra, lanciando un messaggio anche ai consiglieri Dem.

«La nomina di Rocco Palese non poteva non creare imbarazzo all’interno del centrosinistra – aggiunge Lacarra – ma rientra nell’ambito delle scelte personali del presidente che vanno rispettate. Il Partito democratico della Puglia continua, in ogni sede, a spendersi per un rafforzamento della sanità pubblica e per un potenziamento e una riorganizzazione della medicina del territorio».

Le contromosse Pd

La settimana prossima il gruppo del Pd tornerà a riunirsi per discutere quali azioni intraprendere: Fabiano Amati chiede il ritiro degli assessori e l’appoggio esterno, ma consapevoli che la proposta verrà bocciata si studiano altre soluzioni politiche. Tra queste, creare un intergruppo che accolga tutti gli «scontenti», non solo del Pd ma anche di altri schieramenti della maggioranza. Un gruppo che, se nutrito, potrebbe dare filo da torcere a Emiliano.

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