X
<
>

Il governatore Michele Emiliano

Condividi:
2 minuti per la lettura

Il fronte degli «scontenti» si allarga. Dopo i «mal di pancia» del Pd per la nomina di Rocco Palese ad assessore alla Sanità, anche Sinistra italiana, Articolo 1, Europa Verde, Partito socialista italiano e Italia in Comune criticano la gestione Emiliano e fanno fronte comune con i Dem. La settimana prossima ci sarà una riunione per decidere come procedere per la richiesta di una «verifica politica» con il governatore, un proseguimento del confronto che c’è stato il 14 febbraio scorso e che ha portato alla stesura di un primo documento unitario:

«Incombe – si legge – sulle forze politiche la responsabilità, di fronte alle elettrici ed agli elettori pugliesi nonché alla cittadinanza italiana tutta, di garantire il rispetto del programma sulla base del quale è stato chiesto il consenso nel 2020» e «desta non poca preoccupazione la scelta del presidente di avvalersi in ruoli strategici per l’attuazione di tale programma di personalità espressione di forze politiche estranee alla coalizione che l’ha sostenuto».

I partiti si sono impegnati a «convocare il tavolo politico una volta al mese per confrontarsi sulle politiche regionali e svolgere un ruolo propositivo e di controllo dell’attuazione del programma. Assolvendo in tal modo all’esigenza di coinvolgimento di tutte le forze politiche e di collegialità, che ci paiono indispensabili al buon governo della Puglia».

Vengono poi individuate le «priorità» sulle quali indirizzare l’azione di governo regionale e «su cui chiedono un immediato confronto»: si va dallo «sviluppo di un’adeguata rete di sanità territoriale che la pandemia ha confermato essere indispensabile, anche per non ritrovarsi nella situazione di altre Regioni quali la Lombardia; alla centralità del servizio sanitario nazionale, pubblico e universale; passando per l’abbattimento delle liste d’attesa».

E ancora: i partiti di centrosinistra chiedono l’impegno per «la redazione di una nuova legge urbanistica che consegua l’obiettivo di venire incontro alle esigenze degli strati meno abbienti della società, che hanno il diritto ad un’abitazione dignitosa, e di evitare il dissennato consumo di una risorsa scarsa come il suolo, secondo un modello ormai obsoleto e dannoso».

Inoltre, «si impegnano a promuovere nelle prossime settimane una discussione politica pubblica sui temi indicati, coinvolgendo tutta la maggioranza nella opportuna verifica politica». Nel Tavolo politico non sono stati coinvolti i movimenti civici che vengono visti troppo vicini e schiacciati sulle volontà di Emiliano. L’esclusione riguarda «Con» e i «Popolari» in particolare, che sono due forze che sostengono la maggioranza in Consiglio. Assente, però, anche il Movimento5Stelle che, pure, fa parte della coalizione.

I partiti riuniti «si impegnano altresì a far vivere – concludono – per quanto possibile e nel rispetto dell’autonomia delle situazioni locali, l’attuazione del programma dell’attuale coalizione regionale anche nelle scelte amministrative e nelle eventuali coalizioni elettorali a livello comunale, che devono vedere come interlocutrici prioritarie le articolazioni locali delle medesime forze politiche, evitando il ricorso a operazioni trasformistiche anche attraverso un certo civismo».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE