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Marco Lacarra e Enrico Letta

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Il segretario del Pd Puglia ha fatto un passo indietro. Marco Lacarra, ieri, ha incontrato Enrico Letta per esaminare la situazione pugliese dopo lo strappo su Barletta e, alla fine del faccia a faccia, ha rimesso il mandato nelle mani del segretario nazionale. Non si tratta di dimissioni, quindi la palla adesso passa proprio a Letta che, nelle prossime ore, dovrà decidere cosa fare. Se continuare con Lacarra se riterrà che ci sono le condizioni, oppure nominare un commissario che porti il partito pugliese al Congresso, ormai congelato da sei mesi. In questo secondo caso, in pole position ci sarebbe l’ex ministro Francesco Boccia.

«Ho avuto un proficuo incontro con il segretario Enrico Letta – spiega Lacarra – che ringrazio, anzitutto, per la consueta disponibilità, per lo spirito sempre collaborativo e per il particolare interesse che ha dimostrato per le recenti vicende che hanno riguardato il partito pugliese. Ho dato la mia piena disponibilità a rimettere nelle sue mani il mio mandato di segretario regionale, sperando che un passo indietro sia utile a favorire un percorso chiaro verso la celebrazione dei congressi e affinché questi possano svolgersi in un clima di sano e sereno confronto e di ampia partecipazione».

A novembre Letta fu già costretto a nominare un commissario ad acta per riscrivere il regolamento e fissare la data dei Congressi, ma nemmeno Riccardo Tramontana è riuscito a sbloccare la situazione. E così, da ormai sei mesi il Pd, principale partito in Puglia, non ha organi statutari, c’è solo Lacarra a reggere il tutto tra mille contestazioni. Tutto questo a ormai ridosso di importanti appuntamenti elettorali, come le Comunali di Taranto e, appunto, Barletta.
«Ringrazio il segretario Letta – aggiunge Lacarra – per la fiducia che ha riposto in me in questi mesi e offro la mia totale disponibilità per continuare a lavorare, sempre al suo fianco, per un partito sempre più forte in Puglia e nel Paese».

Le acque, dopo il caso Barletta, restano, quindi, molto agitate ma non solo nel Partito democratico. E’ tutto il centrosinistra regionale in subbuglio, ne è prova l’intervento a gamba tesa di martedì di Articolo 1: «Merita attenzione – dicono dalla segreteria regionale del partito – la nota romana sulle scelte politiche del Pd pugliese, perché evidenzia che in Puglia il Pd non sta lavorando alla costruzione di un progetto politico e sta prediligendo alleanze occasionali senza alcun discrimine tra centrosinistra e centrodestra, incentrate sulle persone, piuttosto che sui partiti».

Come detto, lo scontro nasce a Barletta dove il Pd nazionale, a cominciare da Francesco Boccia, per le prossime elezioni comunali caldeggiava un’alleanza Pd, 5 Stelle, Sinistra Italiana e ovviamente le civiche di Emiliano. Ma il segretario regionale Marco Lacarra e il governatore Emiliano, invece, hanno presentato la candidatura a sindaca di Santa Scommegna, dirigente comunale di lungo corso, sostenuta anche dal dem barlettano Filippo Caracciolo, senza l’ok di M5S e della Sinistra. A stretto giro è arrivata la dura nota del coordinatore della segreteria nazionale Marco Meloni.

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