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TARANTO – “Non bastava il focolaio Covid con 33 detenuti positivi a rendere la situazione preoccupante, ora riprende vigore la violenza dei detenuti nel carcere di Taranto culminata con l’aggressione ad un poliziotto ed un tentativo di rivolta, fortunatamente contenuta”.

Così il segretario nazionale del Sappe, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria, Federico Pilagatti, in una nota diffusa nella tarda mattinata.

“Nella serata di ieri un detenuto chiedeva uscire dalla stanza poiché doveva telefonare. Una volta fuori ha aggredito il poliziotto, gli ha sottratto le chiavi e ha cercato di rinchiuderlo in una cella”, dice Pilagatti nella nota. “L’agente è riuscito a divincolarsi e a dare l’allarme, mentre il detenuto ha aperto le altre stanze e gli altri detenuti hanno sfogato la loro rabbia sfasciando tutto quello che si trovava all’interno della sezione”, prosegue.

“Nel frattempo sono arrivati gli altri poliziotti (pochi peraltro) che sono riusciti a contenere i detenuti e ripristinare l’ordine. Il poliziotto ferito è stato accompagnato presso il pronto soccorso. Quanto accaduto ieri sera è purtroppo la prova che le denunce che il Sappe sta facendo da mesi non sono campate in aria, ma testimoniano una situazione delicata pronta ad esplodere in qualsiasi momento”, sottolinea Pilagatti.

“Perché un carcere come quello di Catanzaro che ospita più o meno gli stessi detenuti di Taranto, ha in organico circa 200 poliziotti in più? Ma è normale che nonostante l’alto numero di detenuti presenti a Taranto, non si sia sostituito il direttore titolare da mesi assente poiché sospeso dal servizio? E’ mai possibile che carceri piccole come Turi, Lucera, San Severo, Brindisi abbiano un direttore effettivo e Taranto no?”, chiede.

“Il Sappe aveva richiesto, nei giorni scorsi, un incontro con il prefetto di Taranto per presentare un dossier sulle gravi inefficienze che potrebbero creare seri problemi all’ordine ed alla sicurezza pubblica, ma nessuna risposta è arrivata. A nostro parere è necessario il commissariamento del carcere con la presa in carico del penitenziario da parte di autorità dello Stato esterne all’amministrazione penitenziaria, ponendo in essere tutte le misure da tempo richieste come lo sfollamento di 200 detenuti e l’arrivo di almeno 50 poliziotti penitenziari”, va avanti.

“Il Sappe, inoltre, chiede che i taser consegnati in dotazione alle forze dell’ordine vengano consegnati anche ai poliziotti penitenziari. Infine in considerazione della delicata situazione sanitaria determinata dal Covid, si chiede alla Asl di Taranto di procedere con urgenza all’inoculazione della terza dose di vaccino, considerato che il piano per detenuti e poliziotti è terminato da più di 6 mesi”, conclude la nota.

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