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POTENZA – Modificare la delibera per la nomina sospetta. E’ quanto chiedono alla Giunta regionale il sindacato dei professionisti dell’Emergenza Sanitaria (Spes) e la Società italiana dell’emergenza urgenza (Simeu) Basilicata che prendono posizione sul caso denunciato dal Quotidiano relativo all’atto di Giunta che modifica i criteri per la selezione del nuovo direttore di Basilicata Soccorso. Con delibera dello scorso aprile, la Giunta ha aperto la selezione ai primari provenienti da tutte le aree mediche: in pratica anche un oculista o un dermatologo potrebbero trovarsi a dirigere il Dires, il dipartimento che gestisce il servizio dell’emergenza urgenza su tutto il territorio nazionale. Con una modifica alle normative precedenti che invece prevedevano che alla selezione avessero accesso solo ai dirigenti delle Unità operative  dell’emergenza. Il Quotidiano con un articolo pubblicato lo scorso 19 agosto esprimeva molte perplessità sulla modifica apportata, tra l’altro non motivata nell’atto formale. Che inevitabilmente ingenera il dubbio di un atto ad hoc per privilegiare qualche primario che arriva da altro reparto.

Perplessità condivise da Spes e Simeu Basilicata. In una nota congiunta, i relativi presidenti, Michele Larocca e Margherita Maragno spiegano: «Le considerazioni che vengono generate da una tale delibera sono molteplici : primo non si capisce perché la direzione di un’area altamente specialistica come è appunto quella dell’Area Critica possa essere gestita da persone che di emergenza urgenza non hanno mai sentito parlare. Un direttore di area Medica che chiede di dirigere una struttura completamente diversa  dalle proprie competenze mostra di non essere soddisfatto del proprio lavoro e  non si capisce come possa trovare soddisfazione personale andando a ricoprire incarichi diversi dalle proprie competenze professionali. Il core curriculum europeo per i Medici di urgenza prevede delle specifiche competenze che non stiamo qui ad elencare , ma che definiscono un figura professionale altamente specifica prevedendo la capacità di gestire tutte le situazioni di emergenza urgenza che si possono verificare in Medicina. Criticità  che possono interessare il singolo paziente ma che possono interessare anche più pazienti contemporaneamente vedi maxi emergenze ed overcrowding. La rete del trauma, la rete dello stroke e la rete Ima – spiegano ancora i due presidenti –   possono essere gestite se vi sono reali competenze acquisite con l’aggiornamento professionale e soprattutto con la propria esperienza di lavoro fatta di eventi vissuti quotidianamente a contatto con i pazienti critici. Il medico di Urgenza deve avere nel proprio bagaglio culturale e professionale competenze altamente specifiche che si acquisiscono anche con la partecipazione a corsi di Atls. Acls,  gestione delle maxi emergenze intraospedaliere ed extraospedaliere».

La conclusione è ovvia: «Sarebbe quindi utile cercare il prossimo Direttore del Dires tra coloro i quali hanno tali requisiti e non tra chi di queste cose non ne ha mai sentito parlare. Le emergenze sono quegli eventi critici che si possono presentare in ogni momento, non sono programmabili ma possono essere gestite al meglio se chi se ne occupa ha ricevuto un’adeguata formazione. È  dimostrato in letteratura che la mortalità e la morbilità si riduce notevolmente se il personale che gestisce un evento critico ha ricevuto una buona formazione professionale.  In medicina le carriere dovrebbero essere costruite non su requisiti di appartenenza ma  sull’esperienza professionale garantendo una progressione di carriera a chi dimostra di avere le competenze specifiche e certificate». Spes e Simeu chiedono quindi  «che venga garantita la progressione di carriera a tutti quanti si occupano di emergenza urgenza, modificando la Drg e includendo la possibilità di partecipare alla Direzione del Dires a tutti coloro che hanno maturato i titoli per poter partecipare a incarichi di Direzione di Struttura Complessa e quindi non solo a chi già ricopre tali incarichi».

marlab

m.labanca@luedi.it

 

 

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