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La Vigor Lamezia non sa più vincere. Smaltita la delusione per il pari di domenica contro il Giulianova, l’obiettivo era riscattarsi a L’Aquila, dove invece è arrivato il secondo passo falso della stagione dopo quello di dieci giorni fa ad Aprilia, anche se rispetto alla batosta rimediata in terra laziale ieri la compagine biancoverde avrebbe meritato quantomeno il pareggio. La scarsa vena realizzativa degli attaccanti, però, non ha evidentemente fatto il paio con la consistente mole di gioco creata dal resto della squadra.
Mister Costantino opta per il solito 4-2-3-1: Gattari e Marchetti guidano la retroguardia, Giuffrida-Cerchia è il tandem in mediana, alle spalle dell’unica punta De Luca agisce il tridente composto da Cane, Mancosu e capitan Mangiapane. Il tecnico locale Ianni, costretto a rinunciare a ben cinque titolari, vara il 4-3-3: Prizio e Blaiotta costituiscono i centrali di difesa, Capparella è il metronomo, mentre in avanti spazio a Colussi supportato dalle ali Improta e Pietrella. Dopo appena un minuto di gioco, L’Aquila colpisce subito a freddo il Lamezia: Improta crossa dalla destra, torre di Colussi per Prizio che da pochi passi infila l’incolpevole Forte. Gli ospiti appaiono disorientati, ma si risvegliano dal torpore al 13′ quando Mancosu, servito da De Luca, coglie il palo esterno dall’interno dell’area. Al 27′ i lametini hanno un’altra clamorosa opportunità per pareggiare i conti: botta di Mangiapane da calcio piazzato, Testa non trattiene e Gattari non ne approfitta calciando alto da ottima posizione. L’Aquila si rivede dalle parti di Forte al 34′, ma la rasoiata di Pietrella da fuori area non trova lo specchio della porta. Tre minuti più tardi ecco l’episodio che potrebbe cambiare le sorti del match in favore del Lamezia: Mancosu penetra in area dalla sinistra e Simoncini lo strattona vistosamente, l’arbitro non ha dubbi e concede la massima punizione. Dal dischetto si presenta lo stesso Mancosu che però coglie in pieno la traversa.
La ripresa comincia nel segno della noia, con L’Aquila che controlla con esperienza il prezioso vantaggio e il Lamezia che sembra incapace di abbozzare una reazione degna di notaa e fino alla fine della gara non si lascia sorprendere provamdo a colpire in contropiede: poco prima del triplice fischio, infatti, Improta può chiudere l’incontro, ma non riesce ad approfittare del pasticcio di Gattari.

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