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LO ha detto più volte, in nota, su Twitter, ai tavoli istituzionali, come sempre, come altri: quello che accade ai viaggiatori delle tratte ferroviarie lucane non è più sopportabile. Sabato sera solo l’ultimo caso: treno fermo per ore, passeggeri isolati, lunghe attese. Al sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, il compito di raccogliere le lamentele e aggiornare la cronaca «di una vicenda che sembra quella di un secolo fa».

Per tutta la sera Santarsiero ha provato a raccontare quanto accadeva sul treno 707 Roma-Potenza-Taranto rimasto bloccato per circa 4 ore sul tratto tra Picerno e Tito, «in aperta campagna, in un’area difficile da raggiungere, con a bordo 184 persone tra cui bimbi e diversamente abili». Grazie a un contatto con un responsabile di Trenitalia ha aggiornato gli utenti. Per un passeggero disabile è stato possibile far arrivare un taxi per il prosieguo del viaggio. 

«Per l’ennesima volta si è avuta conferma dell’assoluta precarietà dei collegamenti ferroviari della nostra Regione con il resto del Paese e dell’assoluta inadeguatezza dei mezzi circolanti.»

Il racconto dell’accaduto è una serie lunga di disagi: lo slittamento sui binari, una motrice si è fermata in avaria, poi l’attesa per la motrice funzionante in arrivo da Napoli. «Sono mesi che tale treno viene monitorato da istituzioni e cittadini: è uno dei mezzi principali di collegamento da e per la nostra Regione. Abbiamo avuto modo di denunciare le tante e frequenti disfunzioni fino a chiedere interventi significativi, nulla è accaduto. Dinanzi alla incapacità di garantire le minime condizioni di sicurezza e di servizio, non possiamo che chiedere le dimissioni di chi porta le principali responsabilità di tale situazione». Santarsiero fa notare che la Regione Basilicata investe decine di milioni di euro ogni anno per garantire i nostri collegamenti regionali: «Pretendiamo efficienza e qualità per il resto».

Quella con Trenitalia, dunque, è «una vertenza aperta». Anche il coordinatore dei gruppi di opposizione Giuseppe Molinari torna sul tema. «Trenitalia continua a creare disagi per chi arriva o parte dalla città di Potenza e, più in generale, dai comuni lucani. Ricordiamo la soppressione dell’Eurostar per e da Roma. Di recente, poi, la notizia della sospensione del trasporto su rotaie per i collegamenti Potenza, Salerno e Napoli». Secondo Molinari «è urgente riaccendere i riflettori su una questione irrisolta e che si protrae da troppo tempo creando disagi insopportabili e ormai diventati quasi regola. Trenitalia non può sottrarsi alle sue responsabilità e l’amministrazione comunale di Potenza deve far il possibile per ottenere risposte in merito alla scarsa qualità del servizio di trasporto offerto ai cittadini del capoluogo di regione.»

Problema reale. «Già raggiungere il capoluogo propone difficoltà – dicono i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano – ma ogni volta diventa un’odissea se si sceglie di servirsi del treno. Per noi è inaccettabile che mentre altrove si parla di Alta velocità, qui in Basilicata si debba continuare a camminare alla stessa velocità con cui si viaggiava ai primi del Novecento».

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