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CORIGLIANO CALABRO – A vederla da vicino, sotto un pallido sole ormeggiata al molo quattro del Porto di Corigliano Calabro, la nave Ezadeen, battente bandiera Sierra Leone che ha portato sulle nostre coste 360 migranti lo scorso 2 gennaio, fa davvero paura e riflettere.

VIDEO: ALL’INTERNO DELLA NAVE EZADEEN 

Il relitto resta ormeggiato nel porto di Corigliano in attesa di essere rimosso. A Corigliano Calabro lo spettro dell’Ezadeen oramai fa parte del panorama del porto. Tanti ancora gli interrogativi su che fine farà questa nave. Troppo costosa demolirla essendo un vero e proprio rifiuto speciale. Va smantellata pezzo per pezzo, il paradosso è che oggi non si sa chi dovrebbe accollarsi le spese per la sua rimozione. 

L’ARRIVO DELLA NAVE IN PORTO: LEGGI E GUARDA IL VIDEO

Dalla Turchia e da Mersin in particolare arrivano particolari importanti sulla storia di questa carretta del mare. Uno dei mercanti di uomini ha rivelato che: «L’Ezadeen è stata acquistata in Egitto qualche mese prima di arrivare in Italia è stata pagata 90.000 dollari a cui i trafficanti hanno aggiunto altri 20.000 dollari per il gasolio. Un bell’affare visto che i 360 siriani per potersi imbarcare hanno pagato 5/6000 dollari a testa, il viaggio verso Corigliano ha fruttato ai mercanti – ha aggiunto – quasi tre milioni di dollari per una nave da demolire». 

Nella visita esclusiva della nave, il primo impatto è dato dalle tante coperte abbandonate a prua e poppa dell’imbarcazione. Nessun dispositivo di sicurezza o scialuppe di salvataggio, solo due salvagenti a poppa della nave, anche la luce a bordo era praticamente assente. 

 

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