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E’ LUCIA il simbolo della visita di ieri dell’assessore regionale all’ambiente Berlinguer e del sindaco De Luca a Bucaletto. Lucia ha aperto le porte del suo prefabbricato. Accogliente, vissuto. Come i tanti prefabbricati di Bucaletto ai quali chi ci abita ha cercato di mettere mano per riparare il riparabile e rendere la propria dimora il più dignitosa possibile. Lucia ha la leucemia. Attualmente è in fase di remissione ma la sua battaglia non è ancora finita. E’ solo una dei tanti residenti di Bucaletto che combattono il cancro. Qualcuno non ce l’ha fatta. «Io abito qui da 30 anni e ho perso mia figlia 5 anni fa», dice un residente. «Qui affianco a me – dice Lucia – c’è un’altra donna con il tumore mentre un’altra è morta». Su una fila di sei prefabbricati almeno quattro hanno un familiare malato. L’urgenza è questa. Capire se c’è un diretto rapporto tra le malattie, i fumi della Sider e l’amianto con il quale sono stati costruiti i prefabbricati all’indomani del terremoto dell’80. Di questi, oggi, 84 ancora non sono stati smantellati mentre 34, abbattuti, sono polvere e detriti ancora poggiati a terra nei sacchi. Poi ci sono quelli incapsulati e quelli abbandonati, fatiscenti, che cadono a pezzi e pertanto pericolosi. Per questo motivo le richieste de il comitato “La nuova cittadella” riguardano innanzitutto la tutela della salute. Uno screening completo sulla popolazione, una mappatura delle patologie presenti tra i cittadini, una centralina che monitori perennemente il quartiere per quanto riguarda l’inquinamento – della Sider, dell’amianto, elottromagnetico e acustico (sono infatti presenti varie centraline elettriche e telefoniche, oltre al traffico di camion per il trasporto del materiale allo stesso impianto e alla vicinanza della Basentana) – una maggiore insistenza con l’Arpab affinchè acceleri i controlli su Bucaletto e renda i suoi dati pubblici e trasparenti. E siccome questi tipi di problematiche vanno di pari passo con la costante presenza dei prefabbricati, l’altra urgenza è la loro completa eliminazione e la sistemazione dei residenti in «case che possono chiamarsi tali», magari trovando fondi europei da impiegare nell’emergenza alloggi per Bucaletto e una legge regionale ad hoc. Sulla questione salute e ambiente l’assessore Berlinguer ha rassicurato sulla disponibilità a cercare ogni risorsa disponibile per dare risposte certe su ogni questione: Sider, traffico dei camion, Basentana, inquinamento elettromagnetico, amianto. In proposito ha anche specificato che l’Arpab gli ha fornito una serie di ultimi dati – di cui però i cittadini non sono in possesso e che non sono pubblicati sul sito dell’agenzia regionale– secondo i quali non ci sarebbero allarmi per le fibre di amianto e che è stato già coinvolto l’Istituto superiore della sanità per capire quali sostanze inquinanti possono essere riconducibili alla Sider, anche se l’operazione richiede almeno un anno di tempo. Sulla questione tumore, infine, rimanda  all’assessore regionale Franconi, con la quale da tempo i cittadini di  Bucaletto tentano invano di avere un confronto diretto. Ciò nonostante riferisce che il registro tumori, in linea con il resto del paese, è aggiornato al 2010. Chiare le idee anche del sindaco De Luca. Con il nuovo Piano città che prevede la realizzazione di 200 case popolari, sicuramente si potrà dare una svolta. A queste si potrebbero aggiungere altre 80 case grazie alla convezione con un consorzio di imprese per gli alloggi delle forze armate. Ma il punto resta soprattutto la questione delle assegnazioni, per le quali il Comitato chiede delle graduatorie specifiche per Bucaletto. De Luca rassicura su un fronte in particolare: la legalità. Tre le parole chiave: «regole – dice – in base a parametri chiari a tutti che vanno dal reddito al nucleo familiare all’anzianità d’abitazione. Salute. Infatti chiederò parere all’Arpab per la costruzione di nuovi fabbricati laddove non c’è stato inquinamento e non c’è rischio inquinamento per il futuro. Trasparenza.  Le regole devono essere trasparenti e alla portata di tutti». Entrambi hanno promesso un nuovo incontro a settembre.

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