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MENTRE si parla, giustamente, di quel brutto ponte, si rischia di dimenticare il vero e proprio orrore ambientale che lo circonda.

Parliamo dei locali, aperti ed apparentemente abbandonati, che gravitano intorno a vico Commercio. Ipogei e case dove alberga di tutto, da vecchi elettrodomestici abbandonati e pieni di ruggine, alle immancabili lattine e cartacce di ogni genere, fino ad assorbenti e materiale plastico.

Un sito, oltretutto, visibile almeno quanto il ponte contestato. Con, in aggiunta, la pericolosità di chi dovesse avventurarvisi, almeno nelle ore serali.

Nulla vieta che sia sporadicamente adibito a luogo di festini con droga ed altro, almeno a vedere le tracce che si scorgono dall’ingresso, non avendo noi voluto rischiare di avvicinarci.

Un autentico ecomostro, sul quale spunta persino il cartello di una nota agenzia immobiliare, che vende a 150mila euro.

Un segnale che si tratta probabilmente di di proprietà, ma è perfettamente accessibile (e pericolosa) da chiunque, compresi bambini che dovessero sfuggire al controllo dei genitori.

Un problema serio, quello del degrado di alcune aree dei Sassi, che il Comune dove affrontare in modo risolutivo, altrimenti è inutile parlare di ponti brutti e persino di Matera 2019, visto che decine di turisti, anche in questi giorni affollatissimi, hanno ammirato e commentato.

a.corrado@luedi.it

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