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MARCONIA – Sindaco ed amministratori in carrozzella per vedere l’effetto che fa, per scoprire quanto è difficile vivere con una disabilità motoria in un territorio che culturalmente non riesce ancora a porsi quei problemi che, se risolti, aiuterebbero a rendere più semplice la vita di queste persone. Sono ancora troppe le barriere architettoniche nei centri abitati del pisticcese seguite di pari passo da una eccessiva indifferenza di molti cittadini. 

Per questo l’iniziativa voluta dall’Adam ed organizzata domenica scorsa a Marconia nell’ambito del terzo memorial di calcio balilla dedicato a Giuseppe Bruno, è risultata quanto mai opportuna. Chi vi ha aderito è salito su una carrozzella da disabili e, in giro per Marconia, ha potuto constatare in prima persona quali siano le difficoltà che la categoria incontra quotidianamente. Il presidente di Adam, Angelo Florio, che è un disabile, ha accompagnato, fra gli altri, il sindaco Di Trani, l’assessore D’Onofrio ed il consigliere Muliero a scoprire quanto ci sia ancora da fare per rendere concreto l’impegno ad eliminare le barriere architettoniche. «Questa sera non abbiamo potuto fermarci a comprare un gelato, a scegliere un libro da leggere, non siamo riusciti ad imbucare una lettera e neppure ad acquistare un medicinale. Sono imbarazzato –  ha detto il primo cittadino al termine del mini tour. 

Ma la mancanza di rampe d’accesso ai locali commerciali è solo uno dei problemi. Resta da rimuovere il percorso ad ostacoli lungo alcuni marciapiedi, un po’ a causa delle radici degli alberi, un po’ per via di parcheggi scomposti. Un aspetto, quest’ultimo, sul quale Di Trani ammette che  l’attività della polizia municipale è carente ed i problemi di personale non bastano a giustificare alcune mancanze. E’ un po’ quello che si sta verificando anche a Pisticci,  centro dove le ambiziose aspettative del piano traffico vengono tradite dal ripristino tacito di vecchie abitudini, sanzionate dai vigili all’indomani dell’entrata in vigore del nuovo piano e poi progressivamente ignorate con un cambio nel metro di giudizio che era e resta il punto di debolezza di qualunque disegno finalizzato ad apportare qualunque modifica nella viabilità del centro storico. Per il suo tessuto urbano, inoltre, Pisticci presenta difficoltà maggiori rispetto a Marconia in termini di barriere architettoniche. 

Ma se c’è una sfida tutta da vincere nel centro più giovane del territorio, figuriamoci quanto ci vorrà per rendere la parte antica a misura di disabile. Di Trani, comunque, incalzato da Angelo Florio, ha dovuto ammettere che l’amministrazione comunale ha fatto ancora poco per migliorare la vita dei disabili. Della stessa idea l’assessore D’Onofrio, sorpreso dal mancato rispetto di alcuni norme per l’accesso dei disabili in locali di recente apertura. «Faremo partire subito delle lettere indirizzate ai dirigenti – ha spiegato D’Onofrio –  chiedendo loro di procedere con una mappatura degli edifici aperti al pubblico che non hanno rispettato le disposizioni vigenti in materia di eliminazione delle barriere architettoniche, una sorta di censimento propedeutico all’invio di richieste a provvedere il prima possibile all’adeguamento alle prescrizioni normative. Noi, naturalmente, vigileremo sull’attuazione delle direttive in materia». 

Qualche ammissione c’è stata, qualche impegno è stato preso. E’ quanto basta per misurare l’utilità dell’iniziativa dell’Adam. Certo, una classe politica matura non dovrebbe aver bisogno di girare in carrozzella per scoprire le sue mancanze. Ma quantomeno s’è trattato di un atto di umiltà ed un modo per mettersi in discussione. Alla fine, comunque, conteranno i fatti. Questo originale tour avrà un senso solo se alla passeggiata estiva seguirà qualche miglioramento tangibile della qualità della vita di queste persone.

provinciamt@luedi.it

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