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IL Comune si è mosso, preannunciando attraverso l’assessore allo Sport Ginefra un bando destinato ai privati per la ristrutturazione e la valorizzazione dell’area. Ne abbiamo parlato nella nostra edizione di venerdì 7 marzo.

Ma i campetti di piazzale Budapest, a Poggio Tre Galli, fanno gola anche agli abitanti del quartiere. La zona, abbandonata da anni, è stata presa in cura nelle ultime settimane da alcuni ragazzi che stanno per costituirsi in un’associazione. Si identificano in quello che hanno denominato “progetto Radici”.

Agiscono da volontari, ma non disdegnano un eventuale futuro imprenditoriale. Nicola Labalestra e Giovanni Santangelo rappresentano il gruppo di cittadini che sta investendo il proprio tempo in quello che loro stessi definiscono “un giovane cantiere”.

Un volantino, che pubblichiamo, prova a sensibilizzare i residenti su quella che da qualche tempo è la loro attività. «Dopo anni e anni di incuria abbiamo deciso di prenderci cura di piazzale Budapest – ci hanno raccontato, venendoci a trovare in redazione – è il luogo dove siamo nati, un luogo che abbiamo visto morire ma al quale vogliamo restituire nuova vita».

Con cadenza pressochè quotidiana si armano di guanti e attrezzi adeguati per raccogliere rifiuti e tagliare via le erbacce. Per il momento, come detto, senza alcun ritorno economico. Ma la loro idea è più ambiziosa e, forse, potrebbe andare in contrasto con le intenzioni dell’amministrazione comunale.

«Siamo certamente contenti che qualcuno abbia deciso di riqualificare quest’area – continuano Labalestra e Santangelo – ma l’idea di affidarla ai privati è venuta fuori proprio dopo che qualcuno ci ha visto all’opera. La proprietà di quel terreno è stata sempre di dubbia attribuzione. Quando di recente è stata registrata una perdita d’acqua, l’hanno dovuta riparare i cittadini visto che gli enti preposti hanno iniziato a rimpallarsi la competenza senza intervenire. Chiediamo un incontro all’amministrazione per confrontare il nostro progetto con quello che dovrebbe essere oggetto del bando, per capire se possiamo collaborare e se questo bando è strettamente necessario».

Un incontro che dovrebbe avvenire in settimana, nel quale i due nostri interlocutori inizieranno a verificare la fattibilità di ciò che hanno in mente. «Siamo entrambi sotto i trent’anni – spiegano – e con esperienze nel sociale, intendiamo coinvolgere nella riqualificazione di piazzale Budapest anche ragazzi diversamente abili per agevolarne l’integrazione. Stiamo preparando un progetto da sottoporre a Sviluppo Basilicata per il bando Nuovi Fermenti che finanzia l’imprenditoria giovanile». Il contributo pubblico, per i progetti approvati, oscillerebbe tra i tredici e i quindicimila euro. Idea però difficilmente compatibile con l’operato del Comune, che vorrebbe destinare all’area soltanto fondi privati. Questione di metodo, prima che di merito. Dal confronto diretto tra le parti in causa ne sapremo di più.

p. sc.

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