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POMARICO – La notizia si è diffusa solo ieri mattina, ma domenica sera l’emergenza ha interessato anche la contrada “Demanio” di Pomarico, dove si è sfiorata la tragedia.

Solo l’intervento provvidenziale dei Vigili del fuoco ha impedito che un’intera famiglia di cinque persone fosse travolta da acqua e fango nei pressi del torrente Iurino.

Altre tre persone, madre padre e una bambina appena nata, rischiavano di rimanere isolati in un casolare di campagna a poche centinaia di metri. L’unica via di comunicazione, infatti, era rappresentata dal greto di quel torrente, che è quasi sempre in secca, ma domenica era stato abbondantemente riempito dall’ondata di pioggia che si è abbattuta all’improvviso in quella zona.

I Vigili del fuoco, allertati dagli occupanti dell’auto che si stavano recando a soccorrere i familiari, hanno faticato non poco per togliere il mezzo dal fango e mettere in salvo le persone. Per farlo hanno dovuto utilizzate un mezzo denominato “Combo”, che ha la caratteristica di essere talmente alto da superare anche ostacoli apparentemente insormontabili come può essere un muro d’acqua e fango nel greto di un torrente.

Ci sono volute alcune ore, ma alla fine entrambe le famiglie sono state messe in salvo nonostante il grave pericolo corso per essersi avventurati in quella zona e con quelle condizioni meteorologiche a dir poco proibitive.

In questi casi, infatti, la Basilicata mostra tutta la sua vulnerabilità  sotto l’aspetto idrogeologico, con corsi d’acqua in secca che si trasformano improvvisamente in fiumi di fango e detriti, oltre a strade assolutamente poco in grado di drenare l’acqua che arrivasse all’improvviso.

Anche ieri sera, i Vigili del fuoco hanno dovuto letteralmente lottare per soccorrere le decine di automobilisti rimasti in panne anche su arterie a scorrimento veloce come la Statale 407 Basentana, o la Sp 175 Matera-Metaponto. Senza parlare delle strade comunali, messe in ginocchio dalla pioggia improvvista, tanto da impedire l’arrivo dei soccorsi. Il particolare che desta maggiore stupore, infatti, è che nel 2011, con le alluvioni dovute all’esondazione di Bradano e Basento, non si sono registrati problemi come quelli di questi ultimi due giorni, perchè le strade proncipali sono rimaste sempre perfettamente percorribili. Il dato inquietante di questa alluvione, invece, è che mentre i grossi fiumi hanno assorbito bene l’enorme ed improvviso carico d’acqua, la stessa cosa non è avvenuto per le arterie viarie a tutti i livelli, segno che a volte l’acqua che proviene dal cielo è in grado di fare danni ancora più ingenti di quella normalmente contenuta nell’alveo di un fiume, piccolo o grande che sia.

La famiglia di Pomarico ha corso davvero un gravissimo pericolo, anche perchè le piene improvvise di torrenti normalmente in secca, sono ancora più rischiose di quelle dei corsi d’acqua che seguono la loro natura con una portata modesta in tutte le stagioni. Tutto è bene quel che finisce bene. Neppure dodici ore di tregua e, ieri pomeriggio, un’altra ondata ha completamente stravolto di nuovo quel triangolo tra Bernalda, Metaponto e Marconia, facendo temere il peggio in più di un’occasione. Le previsioni meteo per le prossime ore non sono affatto rassicuranti, mentre al Nord si sta lentamente tornando alla normalità, al Sud pare ci sia un altra giornata di allerta meteo proprio per gli improvvisi e violenti temporali, che non dovrebbero ancora arrestarsi. Al momento in cui andavamo in stampa, la situazione era ancora di forte emergenza, con i Vigili del fuoco costretti a chiedere aiuto ai colleghi di Potenza e della Puglia.

a.corrado@luedi.it

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