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IL WEB, SPECIE nel suo ultimo quindicennio di storia battezzato ‘web 2.0’, ha favorito lo sviluppo di una nuova forma di autorialità, basata sui principi dell’accesso aperto e della creazione collettiva di nuova conoscenza, che trova libero spazio espressivo soprattutto nei blog, nei social media e nelle piattaforme wiki, strumenti che possono essere applicati con profitto anche in ambito didattico. Pochi giorni fa ha preso il via presso il Liceo delle scienze umane “E. Gianturco” di Potenza il progetto Vivarium, finalizzato a supportare docenti e studenti nella sperimentazione didattica delle piattaforme wiki.

Vivarium è il nome della scuola monastica fondata nel VI secolo dal grande letterato romano Cassiodoro nei pressi di Squillace. Sulle coste calabresi Cassiodoro progettò e compose il suo manuale erudito, le Istituzioni delle lettere sacre e profane, che ebbero una grande influenza nel Medioevo e nella nascita delle prime enciclopedie. A distanza di molti secoli, studenti e docenti di due scuole del Mezzogiorno sono impegnati nella creazione condivisa di contenuti didattici sulle piattaforme wiki, che consentono la pubblicazione di testi sul web in forma cooperativa, libera e aperta.

Il progetto  prende le mosse da due premesse. La prima è che ogni docente è portatore di un vasto patrimonio di conoscenze e competenze che in molti casi va perduto. La seconda è che il sapere è per sua natura – e oggi sempre di più – un dominio ‘aperto’, collettivo e in continua espansione. Tra le nuove tecnologie, i wiki paiono poter conciliare al meglio questi due aspetti, ossia la preservazione/valorizzazione del bagaglio conoscitivo accumulato dai docenti e l’apertura della didattica ai cambiamenti in corso nell’universo culturale tout court.

Il progetto prevede, per l’anno scolastico 2015/2016, due sperimentazioni, una presso il Liceo scientifico “B. Mangino” di Pagani, in provincia di Salerno, l’altra presso il Liceo delle scienze umane “E. Gianturco” di Potenza. A Pagani, il progetto Vivarium è partito già da un mese, con una serie di incontri (in cui si è discusso non solo di codice, pagine, istruzioni e programmazione, ma anche di responsabilità, consapevolezza, identità) finalizzati a supportare i docenti nella costruzione del loro wiki personale e nella creazione di un manuale di testo open access, sempre ampliabile, da costruire con e per i propri studenti. La ‘classe Vivarium’ attivata presso il liceo campano è composta da 30 studenti addestrati nell’uso di un wiki (nel caso specifico MediaWiki) e impegnati nella creazione collettiva di un giornale-enciclopedia dell’istituto, una memoria in fieri alla quale ciascuno di loro potrà contribuire, inserendo documenti testuali e multimediali. Perché la scuola merita di essere raccontata da chi la vive e la alimenta quotidianamente.

La sperimentazione condotta in parallelo dai docenti e dagli studenti della ‘classe 2.0’ del liceo del capoluogo lucano è finalizzata invece alla costruzione di libri digitali di taglio divulgativo e/o didattico pubblicati su Wikibooks, una delle piattaforme gemelle di Wikipedia. Se Wikimedia è la più nota e ricca enciclopedia online, collaborativa e gratuita, Wikibooks è un progetto multilingue per la redazione di libri di testo, manuali, libri commentati, dal contenuto libero e gratuito, sviluppati in forma collaborativa. Wikibooks è un progetto della Wikimedia Foundation, organizzazione senza scopo di lucro per la diffusione della conoscenza libera nel mondo, che gestisce diversi altri progetti come Wikipedia e Wikisource. Wikimedia Italia è dal 2005 la corrispondente italiana di Wikimedia Foundation, di cui promuove i princìpi e i progetti.

Il primo wikibook sviluppato dalla classe della scuola potentina sarà dedicato al cyberbullismo, un tema di grande attualità che sarà affrontato da un punto di vista multidisciplinare. Il frutto di questo lavoro condiviso sarà sempre aggiornabile e implementabile da parte di chiunque (anche al di fuori del gruppo di lavoro coinvolto) e resterà sempre disponibile sul web (un aspetto da non sottovalutare, in un’epoca caratterizzata dalla volatilità delle informazioni e dalla precarietà dei supporti su cui è memorizzata).

Entrambe le esperienze puntano dunque a dimostrare attraverso la pratica didattica l’importanza della condivisione del sapere e di un uso maturo di alcune fra le più diffuse e conosciute piattaforme wiki, perché la consapevolezza è l’unico modo per dominare il cambiamento. Il digital divide, infatti, non è solo un divario tecnologico ma anche  culturale: troppo spesso manca una riflessione sui contenuti, sulla competenza informativa (information literacy), sull’uso maturo delle nuove tecnologie di informazione e comunicazione. La scuola deve essere il luogo privilegiato in cui questa riflessione va sviluppata: ci crede anche il Centro interdipartimentale per gli studi di Filosofia tardoantica, medievale e umanistica (FiTMU), attivo presso il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno, che ha inserito il progetto Vivarium tra le proprie attività e ha stipulato un protocollo d’intesa con le due scuole coinvolte.

*Coordinatore regionale di Wikimedia Italia per la Basilicata

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