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La prima giornata del cartellone di iniziative “Voler Bene all’Italia” promosso da Legambiente, CIA, ANCI, ha visto oggi a Sant’Angelo Le Fratte in particolare protagonisti i bambini che sono diventati piccoli-caseari. La CIA, in sinergia con l’Associazione delle Fattorie Didattiche e l’intervento della dirigente Matilde Iungano (titolare di azienda zootecnica-lattiero-casaearia) ha organizzato una dimostrazione della lavorazione del latte per la produzione di formaggi. Un piccolo laboratorio con i ragazzi di Sant’Angelo apparsi prima fortemente incuriositi e subito dopo interessati ad apprendere le tecniche tradizionali della produzione dei tipici prodotti lattiero-caseari.
E’ stata questo – commenta Paolo Carbone, dell’Ufficio Economico della CIA della Basilicata – un piccolo contributo all’iniziativa “Piccole Scuole fanno grande l’Italia”, puntando ad avvicinare i giovanissimi all’agricoltura, per sgombrare il retaggio culturale secondo il quale il lavoro nei campi è “poco dignitoso” e quindi va preferito il posto in ufficio, per accrescere la sensibilità ambientale e per l’educazione alimentare. Obiettivi ancora più importanti in piccole realtà comunali dove la scuola pubblica è da tempo a rischio. L’avvio operativo, nell’ambito del Progetto “Sap eri in campagna”, dell’Albo delle Fattorie Didattiche della Basilicata, come è già avvenuto di recente da parte di altre Regioni, è dunque la proposta rilanciata dalla Cia Basilicata che ricorda le numerose esperienze già realizzate da operatori associati alla Cia lucana. L’obiettivo – spiega Carbone – è di valorizzare le aziende agricole come luoghi ricchi di sapere, oltre che di tradizioni popolari e culturali, in grado di rafforzare il senso di appartenenza e d’identità territoriale. L’esperienza avviata già lo scorso anno scolastico con visite guidate di scolaresche presso aziende agricole e agrituristiche selezionate, spesso in alternativa alle “classiche” gite scolastiche, ha dato risultati importanti anche per promuovere il consumo consapevole dei prodotti alimentari, in particolare delle produzioni tradizionali e tipiche della Basilicata, attraverso la rete delle fattorie didattiche, avendo come destinatari gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado, gli insegnanti, i genitori, pur non escludendo un’utenza diversificata.

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