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VIGGIANO – Sono da poco trascorse le 11, quando gli spari pirotecnici  annunciano l’arrivo  della Protettrice del popolo lucano, in piazza Papa Giovanni, per la solenne celebrazione eucaristica. Molti pellegrini hanno riempito già l’immenso circondario della piazza. Uomini, donne, anziani e bambini, sono loro “il vero volto” della festa di Maria. Devoti provenienti non solo dalla Basilicata ma dalle regioni limitrofe, quali Campania, Puglia e Calabria. Sono tanti.

Un calcolo esatto non c’è ma la stima è come ogni anno di  oltre trenta mila fedeli solo per la domenica. Molti sono con gli ombrelli per farsi scudo dal caldo soffocante che si alterna a qualche nuvola che dà sollievo a chi è dalla mattina ad aspettare la Madre delle Genti Lucane. La maggior parte degli anziani non riesce ad aspettare in piedi e si siede dove trova il posto. Le bottiglie d’acqua offerte dai numerosi volontari Protezione civile, danno sostegno al caldo afoso. Nell’attesa, il lungo viale di fronte la piazza è invaso. Il business degli affari impazza per gli ambulanti. C’è di tutto, dalle piccole cianfrusaglie agli innumerevoli oggetti e immagini raffiguranti la Madonna nera. Il cammino di fede, per molti, è iniziato sabato sera, con la tradizionale processione al Sacro Monte. Un “viaggio” in cui si prega, canta e si chiede sostegno alla Madre Celeste. Un’intera nottata, fin quando ai primi chiarori dell’alba, la Sacra Immagine ha preso il cammino alla volta di Viggiano, dove è stata accolta ed omaggiata dal suo “popolo”. C’è chi il pellegrinaggio lo ha fatto a piedi nudi dal sacro monte, incurante del dolore e della stanchezza, pieni  di “forza, di grazia e di gloria” verso la Beata Vergine. Un’ascesa per molti rigorosamente a piedi, rappresentante proprio il sacrificio che il popolo di Maria offre alla Madre di Dio. Si “ascende su questa montagna eletta per pregare la Madonna, implorare una guarigione, ringraziare per un dono ricevuto, chiedere la conversione propria e dei propri cari”. A Viggiano tutto questo si tocca con mano e diventa realtà .

Un’atmosfera di intenso misticismo si eleva quando la Madonna raggiunge la piazza. Ad attenderla, com’è tradizione,  il mondo ecclesiastico, da vescovi, arcivescovi e parroci.

Nel piazzale di fronte al palco, le massime autorità con il presidente della Regione, Vito De Filippo,  il prefetto Antonio Nunziante, il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza. Fasce tricolori per i Sindaci dei Comuni lucani,  rappresentati ognuno da un proprio gonfalone. In prima fila anche il Generale di Brigata Vincenzo Procacci, Comandante della Legione Carabinieri Basilicata, il comandante provinciale di Potenza dell’Arma, Giuseppe Palma. A precedere la Madonna sul luogo per la celebrazione della Messa, gruppi  di fedeli. Ciò che colpisce  ed emoziona sono i cosiddetti “cinti votivi”, castelli di candele disposti a torre, ornate con nastri, festoni colorati, fiori, grano e immaginette  sacre della Vergine, portati in testa da donne  e uomini  che ballano e cantano. Una specie di rituale secolare per rendere omaggio ad una grazie ricevuta. Mentre la statua, all’interno di un urna settecentesca, posta su un piedistallo ligneo è portata a spalle dai i cosiddetti “portatori”,  la “forza e l’anima” di  Maria. A celebrare la messa pontificale,  l’arcivescovo metropolita di Potenza, Agostino Superbo, con accanto i vescovi della regione. «La nostra regione possa – ha detto Superbo –  essere un laboratorio di fede antica, sincero e trasparente che ha come obiettivo il bene di tutti. Non avrebbe senso, senza questa prospettiva di speranza. Dare un volto nuovo alla regione, appetibile per i giovani che non devono essere costretti a fuggire». Al termine della liturgia, l’arcivescovo ha impartito la “Benedizione apostolica” concessa dal  Santo Padre Papa Francesco e ha consegnato la terza edizione del Premio “Educare alla vita buona del Vangelo” all’associazione “Don Giovanni Mele” di Matera per la sua opera a servizio dei più bisognosi. Momento storico per il Santuario è la visita anche del Cardinale Paolo Sardi, patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta, che presiederà oggi, alle 19 la santa messa solenne, e di  monsignore Giuseppe Sciacca, Segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, che  il prossimo  8 settembre, chiuderà i festeggiamenti nel giorno dell’Ottava. Il ricco programma delle manifestazioni civili vedrà il suo culmine nell’attesissimo concerto gratuito dei Pooh che questa sera si esibiranno  alle 21.30, in piazza Papa Giovanni.

Efficiente, come ogni anno, anche la predisposizione  del Piano di organizzazione per la sicurezza della manifestazione. Impegno e controllo da parte delle Forze dell’Ordine. «Molti i carabinieri – ha riferito il capitano della Compagnia  di Viggiano, Rocco De Paola – dislocati in diversi punti principali del territorio».

Non solo, la task force  ha impegnato anche un numero congruo di personale della Guardia di finanza, Corpo forestale, Polizia muncipale e volontari della Protezione civile.

«Per ora  – ha aggiunto il capitano De Paola – la situazione è tutto sotto controllo, nessun incidente di rilievo, soltanto qualche malore». Numerosi i volontari  della Protezione civile del “Gruppo lucano” di Viggiano che con il sostegno dei volontari di altri comuni limitrofi,  per tutta la giornata di ieri hanno distribuito gratuitamente bottiglie di acqua per il caldo.

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