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COSENZA – Sarà riaperto già stasera e non più domani, come era stato annunciato in un primo tempo, sia pure, su un’unica carreggiata, il Viadotto Italia dell’A3, chiuso dal 2 marzo scorso a causa del crollo di una campata. L’annuncio è stato dato dall’Anas a margine della conferenza stampa che il ministro delle Infrastrutture e Traporti, Graziano Delrio, ha tenuto nel campo base del cantiere del contraente generale Italsarc.

All’incontro con i giornalisti, insieme al Ministro Delrio, hanno partecipato il presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani; il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ed il procuratore generale di Catanzaro, Raffaele Mazzotta, che coordina
l’inchiesta sul crollo del viadotto che provocò la morte di un operaio romeno.

Durante la mattinata è stato anche inaugurato da Delrio e da Armani, il nuovo tratto dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria compreso tra la galleria del Fossino e lo svincolo di Laino Borgo, tra le province di Cosenza e Potenza.

Il tratto conduce sul viadotto Italia, dissequestrato dalla magistratura dopo il crollo verificatosi il 2 marzo scorso che provocò la morte di un operaio romeno, Adrian Miholca (LEGGI).

VIDEO: L’ESPLOSIONE DEI PILONI DEL VIADOTTO

Un minuto di silenzio in memoria proprio di Miholca è stato osservato dai partecipanti all’incontro. «La perdita gravissima di Adrian – ha detto Delrio – è stata onorata, anche se non se ne cancella la gravità, con il lavoro quotidiano di ognuno di noi e facendo ciascuno la sua parte, così com’è stato». 

«La Salerno-Reggio Calabria – ha aggiunto  – non è più un incubo, ma pensiamo possa diventare anche con questa iniziativa di oggi un segnale di forte speranza. Il Presidente Renzi vuole che l’A3 venga completata. C’è però una condizione perchè ciò avvenga. Quest’opera è stata a lungo oggetto di interessi e di infiltrazioni della criminalità organizzata che hanno determinato ritardi nei lavori. Mandando via la corruzione, come è stato fatto con Expo e con il Mose, riusciremo a ridare di quest’opera non un racconto negativo ma di speranza e di rinascita della Calabria, del Meridione e dell’Italia tutta». 

GUARDA l’intervista al ministro Delrio

«Gli italiani devono tornare quest’anno in vacanza in Calabria. Coraggio – ha asupicato ancora il ministro – oggi andiamo a ripristinare la carreggiata per permettere una fluidità non ancora completa ma comunque in grado di permettere una percorribilità dell’arteria. Noi diciamo agli italiani: abbiate fiducia perché si può raggiungere la Calabria attraverso l’A3, che non è più quell’incubo troppe volte raccontato. E quest’estate non ci sarà un solo cantiere aperto fatta eccezione per i due chilometri del
viadotto Italia». «Per venire qui stamane – ha detto ancora il Ministro – l’ho percorsa ed é un’opera bellissima. E nelle prossime ore la percorrerò fino a Reggio Calabria, chilometro dopo chilometro, proprio per rendermi conto di quello che bisogna fare ancora.
Sono sicuro che con l’impegno di tutti, delle nostre aziende, dei nostri ingegneri e dell’Anas, che adesso si è impegnata con
maggior rigore in quest’opera, potremo raccontare una storia di successo».

C’è qualcuno che azzarda un’ipotesi: si può immaginare una A3 a quattro corsie? «La Salerno-Reggio Calabria può diventarla in un anno e mezzo, senza restringimenti. Su questo voglio essere preciso. Questa che stiamo valutando con Anas è una possibilità molto realistica, cioè un’autostrada fruibile come tante altre autostrade, la stessa autostrada del Sole in alcuni tratti è a quattro corsie, persino spesso in tratto appenninico. L’importante è che l’autostrada sia fruibile e non continuamente interrotta». 

Il ministro delle Infrastrutture ha poi parlato delle infiltrazioni mafiose e affaristiche nelle grandi opere, dal Mose di Venezia all’Expo fino alla Salerno-Reggio Calabria e ha attribuito a esse la colpa dei ritardi sull’esecuzione dei lavori. Sull’autostrada che attraversa le regioni del Mezzogiorno, ha risposto alle domande dei cronisti: «Subito dopo l’inaugurazione della Salerno-Reggio Calabria iniziò un rimaneggiamento, perché si scoprì che era inadeguata al flusso di traffico, quindi se vogliamo calcolare quando costa dall’Ottanta in poi è difficile stabilirlo. Nel 2002 furono stanziati sette miliardi di euro, a quelli ne sono stati aggiunti altri e altri ne aggiungeremo noi».

ARMANI. «E’ una coincidenza felice – ha sostenuto, da parte sua, Armani – che il tratto rimasto da completare venga aperto in contemporanea con il viadotto Italia nel periodo dell’esodo».

MAZZOTTA. «La complessità di questa vicenda era quella di conciliare esigenze che potevano apparire quasi opposte, quella della necessità di svolgere le indagini circa la morte dell’operaio, al quale va il mio ricordo commosso, e dall’altra parte tenere conto delle problematiche metagiuridiche, ovvero sociali, umani, turistiche, che imponevano di far presto. Io ho sentito davvero questa grande responsabilità e, ringraziando le colleghe della Procura di Castrovillari, ho deciso di assumere su di me, come procuratore generale dell’intero distretto la responsabilità anche di impatto umano, sociale, economico, di questa storia». Lo ha dichiarato il procuratore generale di Catanzaro Raffaele Mazzotta, presente questa mattina sul Pollino per l’apertura del tratto di A3 Salerno-Reggio Calabria.

OLIVERIO. Con il ministro Graziano Delrio «parleremo del gap che caratterizza il sistema infrastrutturale della Calabria rispetto al resto del paese». Così il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha spiegato ai giornalisti i temi sui quali verterà l’incontro con lo stesso Delrio. «Se quello che è successo drammaticamente per il viadotto Italia – ha aggiunto Oliverio – fosse successo in altre aree del paese non si sarebbe verificato un impatto negativo per l’economia e il passaggio delle merci, come si è verificato qui, perché l’autostrada è quasi l’unica via di collegamento della Calabria con il resto del paese. Quanto accaduto ha fatto emergere l’inadeguatezza delle vie alternative, ci sono ma non sono adeguate». 

Il governatore della Calabria ha sottolineato l’esigenza «di un piano che colmi questo gap, che punti al completamento in tempi certi e con risorse certe della Salerno-Reggio Calabria, all’ammodernamento e al completamento della Ss 106. Abbiamo bisogno di fare di queste due grandi arterie di comunicazione non strade che attraversano i comuni della Calabria ma trasformarle in opportunità, consentendo i collegamenti con i territori».

L’altra richiesta importante che Oliverio presenterà al ministro è di «mettere mano a un programma di modernizzazione e adeguamento dei collegamenti ferroviari. Porrò il problema di una strategia di investimenti al passo delle altre realtà del paese».
Infine sul piatto le tematiche del porto di Gioia Tauro e del trasporto aereo. «Questi -ha concluso il governatore calabrese- sono i pilastri su cui costruiremo un confronto e sono certo che si potrà preparare un crono programma degli interventi e di risorse certe, con fondi europei e nazionali».

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